La misericordia e il sacramento della riconciliazione

di Suor Sandra Künzli

L’anno della misericordia dovrebbe farci riscoprire la bellezza del sacramento della confessione o della riconciliazione. La confessione è uno dei canali privilegiati di cui Dio si serve per riversare la sua misericordia sulle nostre anime e inondarle di luce e di pace. Nella confessione sperimentiamo l’abbraccio del Padre verso il figliol prodigo che si era allontanato da casa e noi ci rialziamo per tornare a lui. Il Padre ci accoglie ogni volta con amore, tenerezza e compassione, come leggiamo nel salmo 102: «Come il cielo è alto sulla terra, così è grande la sua misericordia su quanti lo temono; come dista l’oriente dall’occidente così allontana da noi le nostre colpe (…) perché egli sa di che siamo plasmati, ricorda che noi siamo polvere.»
Il sacerdote da parte sua ci esorta con parole d’incoraggiamento e consigli per migliorare la nostra condotta e per crescere nel nostro cammino di fede.
Quando riceviamo l’assoluzione, il sangue di Gesù versato sulla croce scende sulle nostre anime, le purifica e noi riceviamo nuovo slancio per continuare la nostra conversione personale. La confessione ci riconcilia con Dio, con noi stessi e con il nostro prossimo.
Scriveva San Giovanni Paolo II: «Con la mano tesa, col suo sguardo e la parola di conforto, Gesù chiama ciascuno a rialzarsi dopo aver sbagliato perché ogni persona ha un valore che supera ciò che essa ha fatto e non c’è peccato che non possa essere perdonato».
Termino con un pensiero di Sant’ Agostino tratto dalle sue Confessioni (6, 16, 26): «Tu solo sei il riposo: ed ecco tu sei qui, tu liberi dai miserabili errori, tu rimetti sulla via, tu consoli dicendo: «correte, io guido, io conduco alla meta».” Il Signore è grande nell’amore e il nostro cuore dovrebbe essere pieno di fiducia nella bontà di Dio che perdona sempre e ci fa passare dal grigiore alla luce.