Etty Hillesum
Internazionale

Etty Hillesum, a rischio la casa di Amsterdam. Due petizioni perché non sia abbattuta

Quando si sedeva dietro la sua scrivania, nell’appartamento di Amsterdam, Etty Hillesum si sentiva nel «miglior posto del mondo». Oggi quel luogo così significativo potrebbe essere raso al suolo. La storica casa dove Etty Hillesum viveva prima dell’arresto, meta di visite da parte dei suoi numerosi lettori, è infatti al centro di un piano di restauro che dovrebbe portare alla nascita di sei appartamenti di lusso.

La notizia viene riportata dal quotidiano italiano Avvenire, che spiega come «il Comune di Amsterdam ha già approvato la demolizione, mentre la richiesta di costruzione del nuovo edificio, già depositata, attende la risposta dell’Ufficio tecnico municipale».

Etty Hillesum nell’appartamento di Amsterdam

Etty Hillesum è stata una studiosa di origine ebrea, nata e vissuta in Olanda. Laureata in Giurisprudenza, si interessò di psicologia e lavorò come insegnante. Dopo l’inizio dell Seconda guerra mondiale, nel 1941, cominciò a tenere un Diario: qui raccolse pensieri sulla sua vita, sulle persecuzioni continue contro gli ebrei, fino alla deportazione. Etty Hillesum morì nel campo di concentramento di Auschwitz il 30 novembre 1943, a 29 anni.

Ad Amsterdam, Etty Hillesum si trasferì nel 1937. Il suo appartamento si trovava al numero 6 della Gabriël Metsustraat, al secondo piano, e si affacciava sul Museumplein, la «piazza del museo». Una zona centralissima della città, a due passi dal Rijksmuseum, uno dei cuori pulsanti della cultura e dell’arte europee. Dalla sua finestra la scrittrice poteva scorgere il viavai dei passanti, e traeva ispirazione per le sue riflessioni.

La casa al numero 6 di Gabriël Metsustraat

Molte associazioni religiose e culturali si sono attivate per evitare che l’appartamento di Etty Hillesum possa andare distrutto. La proposta è di rendere l’abitazione una «casa-museo», come già è avvenuto per altre due residenze della scrittrice: la casa natale di Middelburg e quella dove trascorse l’adolescenza, a Deventer. Per sensibilizzare l’opinione pubblica, sono state rivolte due petizioni al Ministero olandese dell’Educazione, della Cultura e della Scienza. La richiesta è di tutelare la zona in cui sorge la casa, nello storico quartiere del Museumplein, come bene storico e artistico, oltre che depositario di un’importante eredità a memoria dello sterminio nazista.

A questi link è possibile firmare le petizioni:

Etty Hillesum
17 Aprile 2020 | 14:31
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