Ticino e Grigionitaliano

L'addio al custode del Santuario di Re

Amava definirsi il «custode» della basilica della Madonna del sangue di Re. E per 26 anni Marino Gardini si è preso cura non solo del santuario, ma anche di pellegrini e prelati che arrivavano in valle Vigezzo. Un impegno interrotto in estate, quando per curarsi da un tumore al fegato scoperto circa un anno fa è dovuto andare a Novara dove è morto giovedì pomeriggio all’ospedale Maggiore. Aveva 48 anni. «Era il «motore» del santuario, non andava via se tutto non era a posto. Quella era la sua casa. Incarnava al meglio lo spirito evangelico del servizio, senza mettersi in mostra e con molta delicatezza» commenta don Fausto Cossalter, vicario generale della diocesi che domani celebrerà il funerale al santuario di Re. Originario di Vespolate, Marino Gardini aveva frequentano il seminario minore; poi la decisione di dedicare tutta la vita per la Madonna di Re.

«Spesso era la prima persona che fedeli o sacerdoti incontravano a Re – ricorda padre Marco Canali, oblato e amico di Gardini dagli anni del seminario -. Dai fiori agli addobbi della chiesa tutto doveva essere in ordine. Sapeva far sentire accolte le persone che visitavano il santuario o che si rivolgevano alla casa dei padri oblati. Era il custode non solo della parte materiale, ma anche di quella spirituale».

Marino lascia la mamma Anna e le sorelle Federica e Alessia.

VaticanInsider

21 Ottobre 2019 | 13:05
Tempo di lettura: ca. 1 min.
Condividere questo articolo!