Svizzera

La proposta di Caritas Svizzera: la Confederazione investa nella ricostruzione in Siria

La Confederazione elvetica dovrebbe utilizzare i fondi risparmiati nella cooperazione allo sviluppo per offrire agli abitanti della Siria lavoro e reddito nel settore edile. Si tratta dell’appello lanciato oggi da Caritas Svizzera, che sottolinea che la situazione umanitaria è ancora precaria in Siria.
La Caritas ritiene che la Svizzera abbia il dovere di investire in Siria a lungo termine e in modo strutturale. Il paese è stato devastato dalle bombe, le infrastrutture sono in rovina e il sistema di istruzione pubblica è inoperante in molti luoghi, ricorda il lavoro di mutua assistenza cattolica in un comunicato.
Investire in Siria nella formazione di chi può lavorare alla ricostruzione 
Milioni di edifici devono essere completamente ricostruiti. Sul fronte economico, la costruzione sarà un settore importante nei prossimi 25 anni per il paese del Medio Oriente. Saranno quindi necessarie centinaia di migliaia di giovani lavoratori con capacità in questo campo. «Dobbiamo cogliere questa opportunità», esorta la Caritas Svizzera in un suo comunicato.
La Svizzera ha una comprovata esperienza nel settore edile. Può vantare eccellenti istituzioni formative e percorsi di apprendimento collaudati sul terreno. La Caritas invita pertanto la Confederazione ad impegnarsi in questo settore con un volume annuo di almeno 20 milioni franchi. Tali fondi consentirebbero di pagare gli insegnanti e di creare centri di formazione.

Un contributo svizzero per alleviare le finanze della Siria?

Caritas chiede anche alla Confederazione un contributo sostanziale per alleviare il bilancio in disavanzo della Siria e della Giordania. Si tratta di evitare il crollo dei sistemi di previdenza sociale in questi paesi. Anche gli investimenti nell’istruzione di base e nella formazione professionale devono essere considerevolmente aumentati, secondo la Caritas Svizzera, in quanto i sistemi scolastici sono completamente sopraffatti.

Migliorare la situazione dei rifugiati siriani in Svizzera
Per migliorare la situazione dei rifugiati siriani in Svizzera, l’organizzazione cattolica richiede vie di fuga sicure e propone di alleggerire l’onere dei paesi che ospitano un numero particolarmente elevato di rifugiati, come il Libano. Il Consiglio federale deve pertanto, per la Caritas, aumentare significativamente l’accoglienza dei rifugiati ammessi col programma di reinsediamento. Sono 8.000 i siriani  che vivono ancora in Svizzera con lo status di persone ammesse provvisoriamente. «Si deve concedere  loro lo status di rifugiato», sollecita Caritas Svizzera.

25 Aprile 2019 | 18:00
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Caritas Svizzera (73), migranti (422), siria (231), svizzera (540)
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