Il card. Schönborn, arcivescovo di Vienna.
Chiesa

Il cardinale Schönborn riflette sul prossimo summit sulla pedofilia

La Chiesa cattolica ha ancora molto lavoro da fare sulla questione degli abusi sessuali. Insistendo per delle riforme strutturali, il cardinale austriaco Christoph Schönborn, in un documentario diffuso dalla televisione bavarese Bayerischer Rundfunk (BR), ha sottolineato la necessità di sensibilizzare maggiormente i responsabili della Chiesa a questo proposito.
L’arcivescovo di Vienna ha messo in guardia contro le attese troppo grandi per la prossima assemblea dei presidenti delle Conferenze episcopali del mondo intero sulla protezione dei minori. Questo summit si svolgerà in Vaticano alla fine del mese di febbraio. Senza menzionare dei paesi in particolare, il cardinale Schönborn si è rammaricato che non ci sia ancora una sensibilità comune nella Chiesa, in alcuni paesi del monod, su questa questione cruciale.

Incontro con una ex-religiosa che ha subito abusi
Il documentario televisivo «Abusi nella Chiesa cattolica: una donna si batte per la trasparenza» si è concentrato su un incontro fra il cardinale Schönborn e l’ex-religiosa Doris Wagner negli studi della BR per una conversazione durata più ore.
Nel corso della trasmissione, il cardinale Schönborn ha rivelato che tutti i vescovi e i cardinali non valutano il problema degli abusi nella stessa maniera. Ha riferito di non poter fa altro che sperare che tutti i partecipanti al prossimo summit del Vaticano si lascino scuotere da questo grave problema e che un «processo di guarigione» rinnovi realmente la Chiesa.

Delle strutture che favoriscono gli abusi
L’arcivescovo di Vienna ha ammesso che esistono delle strutture e dei sistemi nella Chiesa che favoriscono gli abusi. Si tratta prima di tutto di un disequilibrio di potere, di un «dinamica del silenzio» e spesso di un’immagine esagerata dove il prete appare come «sacro, intoccabile». «Se questa immagine del prete prevale, l’autoritarismo è naturalmente un pericolo costante».
«Il prete decide tutto. Il pericolo è che il pastore possa permettersi di più degli altri», spiega il presidente della Conferenza dei vescovi d’Austria». Questa inegualità di potere è un «peccato antico» nella Chiesa. Il cardinale ha anche rivelato che egli stesso è stato vittima di un’aggressione sessuale in gioventù: un prete per il quale aveva molta stima, aveva cercato di baciarlo.

Fissazione troppo grande sulla sessualità
Il cardinale Schönborn ha dichiarato di aver spesso sentito dei commenti sgradevoli o ironici da parte di membri del clero a proposito delle religiose alle quali si accordava solo la funzione di servire. «Non è sicuramente un modello per il futuro», ha sottolineato l’arcivescovo di Vienna. Il cardinale si è detto convinto che la crisi provocata dagli abusi metta la questione del ruolo delle donne nella Chiesa sotto una nuova luce.
L’arcivescovo austriaco ha anche ammesso che nella Chiesa cattolica, la teologia morale e la sua fissazione sulla sessualità sono state, nel passato, troppo la centro dell’attenzione. Al contrario, altri temi quali la dottrina sociale sono stati relegati in secondo piano, si è rammaricato.

(cath.ch/kathpress/be)

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12 Febbraio 2019 | 18:05
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