Dall'America Latina «totale appoggio» a Papa Francesco dai giovani che hanno preso parte al «pre-Sinodo»

«Siamo i giovani protagonisti del presente, eredi del passato e costruttori del futuro e come tali desideriamo farti conoscere la nostra vicinanza e il nostro totale appoggio in questo arduo lavoro di ricostruzione della nostra Chiesa». Lo scrivono in una lettera a Papa Francesco, pubblicata tra l’altro sul sito del Celam, i giovani latinoamericani che hanno partecipato nelle scorse settimane in Vaticano al «pre-Sinodo» con coetanei di tutto il mondo.

«Non abbiamo voluto restare indifferenti – scrivono ancora i giovani – all’attualità, ancora di più vedendo tanta incomprensione da parte di alcuni membri della nostra Chiesa, abituati a certi privilegi e a un’erronea comprensione della vita di fede».

Prosegue il testo della lettera: «Santo Padre, anche noi vogliamo una Chiesa con l’odore delle pecore e per questa ragione non solo ti diamo il nostro pieno appoggio e la nostra fiducia in tutto quello che fai, ma anche noi vogliamo che tu sappia che siamo a tua piena disposizione per aiutarti in ciò che sia necessario e per praticare la correzione fraterna a tutti i livelli della nostra Chiesa e della nostra società».

I giovani enumerano alcune dimensioni di impegno valorizzate dal magistero del Papa, come l’attenzione alle periferie esistenziali e al creato. E accolgono con «dolore e vergogna» le notizie di abusi commessi da persone di Chiesa. Dichiarando la loro disponibilità a «collaborare nella promozione di ambienti sani, nelle dinamiche evangeliche e nei modi di relazionarsi».

E concludono: «Caro Papa Francesco, oggi noi giovani ti chiediamo: continua a fare ›chiasso’ (hacer lío è l’espressione, difficilmente traducibile dallo spagnolo, che il Papa usa sempre con i giovani, ndr), costruendo ponti che permettano l’unione tra le generazioni e così continuando a costruire quella Civiltà dell’amore che ci conduce alla santità».

AgenziaSir