Sant’Egidio, nuova missione in Bangladesh per costruire una scuola per i profughi Rohingya

Una nuova missione di Sant’Egidio nei campi dei rifugiati Rohingya in Bangladesh, mentre la stagione dei monsoni continua a peggiorare ogni cosa, allagando e letteralmente distruggendo tanti di quei poveri e fragili insediamenti provvisori, fatti di canne di bambù e di pezzi di tela di plastica. Il terreno fragile ha ceduto facendo crollare intere parti della colline e provocando la distruzione di oltre 80 mila baracche. Sono ormai oltre un milione quelli fuggiti dalla regione del Rakhine in Myanmar per salvarsi la vita: tra loro circa 640 mila bambini. Nei quindici campi Rohingya la situazione è sempre più difficile.

Il progetto della costruzione della «School of Hope and Peace» a Jamtholi, uno dei campi rifugiati nella zona di Cox’s Bazar, è stato notevolmente rallentato dalla grande violenza dei monsoni e dalle inondazioni conseguenti che hanno impedito la concreta costruzione dell’edificio scolastico. La scuola è continuata, ma ancora in condizioni provvisorie.

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24 Luglio 2018 | 06:00
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