Papa Francesco: «La prima opera missionaria? La preghiera»

Sostenere tutti i missionari e il lavoro di evangelizzazione della Chiesa nel mondo, «soprattutto con la preghiera» che è «la prima «opera missionaria» che ogni cristiano può e deve fare». È quanto domanda Papa Francesco in un videomessaggio in occasione dei lavori dell’Assemblea generale delle Pontificie Opere Missionarie, in corso a Sacrofano (a pochi chilometri da Roma), fino al 2 giugno.

Nel suo breve filmato, il Papa ricorda la storia delle Pontificie Opere Missionarie, «una realtà importante per la missione della Chiesa, ma poco conosciuta». Il videomessaggio si conclude quindi con un appello: «Collaborare nel nostro comune compito di annunciare il Vangelo e sostenere le giovani Chiese attraverso il lavoro di queste Opere Missionarie». «Così facendo, in ogni popolo, la Chiesa continua ad aprirsi a tutti e a proclamare con gioia la Buona Notizia di Gesù Cristo, Salvatore del mondo. Fin dai primi tempi, il sostegno reciproco tra le Chiese locali, impegnate ad annunciare e testimoniare il Vangelo, è stato un segno della Chiesa universale», spiega il Papa, facendo notare come «la missione, animata dallo Spirito del Signore Risorto, allarga gli spazi della fede e della carità fino agli estremi confini della terra».

«E così è ancora!», rimarca Bergoglio: «Le Pontificie Opere Missionarie continuano oggi questo importante servizio iniziato quasi 200 anni fa» e, oggi, «sono presenti in 120 Paesi con direttori nazionali, coordinati da Segretariati internazionali presso la Santa Sede». Attualmente sono importantissime per la vita della Chiesa. Esse «garantiscono a nome del Papa una equa distribuzione degli aiuti, così che tutte le Chiese nel mondo abbiano un minimo di assistenza per l’evangelizzazione, per i sacramenti, per i propri sacerdoti, i seminari, per il lavoro pastorale, per i catechisti».

Il Papa esorta pertanto a «pregare per i missionari e le missionarie, per l’azione evangelizzatrice della Chiesa. La preghiera è la prima «opera missionaria» – la prima! – che ogni cristiano può e deve fare, ed è anche quella più efficace, seppure questo non si possa misurare. Infatti, il principale agente dell’evangelizzazione è lo Spirito Santo, e noi siamo chiamati a collaborare con Lui», sottolinea Francesco.

E conclude incoraggiando «a collaborare nel nostro comune compito di annunciare il Vangelo e di sostenere le giovani Chiese attraverso il lavoro di queste Opere Missionarie. Così facendo, in ogni popolo, la Chiesa continua ad aprirsi a tutti e a proclamare con gioia la Buona Notizia di Gesù Cristo, Salvatore del mondo».

(Agenzie/Red)

29 Maggio 2018 | 17:00
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