Pace e «fake news», il Papa sceglie il tema per la Giornata delle comunicazioni sociali

«La verità vi farà liberi (Gv 8,32). Notizie false e giornalismo di pace». È questo il tema scelto da Papa Francesco per la 52esima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali che si celebra nel 2018.

 

La Chiesa sceglie quindi di riflettere su un fenomeno emerso negli ultimi anni di pari passo con la diffusione dei social network, quello delle cosiddette «fake news», ovvero – spiega la Segreteria vaticana per la Comunicazione in una nota- tutte le notizia false basate su «una distorsione spesso strumentale dei fatti, con possibili ripercussioni sul piano dei comportamenti individuali e collettivi».

 

«In un contesto in cui le aziende di riferimento del social web e il mondo delle istituzioni e della politica hanno iniziato ad affrontare questo fenomeno, anche la Chiesa – sottolinea la nota vaticana – vuole offrire un contributo proponendo una riflessione sulle cause, sulle logiche e sulle conseguenze della disinformazione nei media e aiutando alla promozione di un giornalismo professionale, che cerca sempre la verità, e perciò un giornalismo di pace che promuova la comprensione tra le persone».

 

È «un tema che legge la società contemporanea e ci stimola a esplorare i sentieri della verità, a superare le logiche di un’informazione spesso ingannevole e a riappropriarci della nostra umanità», commenta Massimiliano Padula, presidente dell’Aiart (l’associazione dei telespettatori e dei cittadini mediali). «Già dal titolo si coglie la necessità di scardinare la logica della cattiva notizia che spesso orienta opinioni e azioni verso orizzonti di conflitto e negazione della dignità delle persona», sottolinea Padula. «Il rimando è certamente alle fake news diventate, nostro malgrado, un vero e proprio genere giornalistico ma anche a tutto ciò che di brutto i media ci propongono: penso alla spettacolarizzazione del dolore, alla rappresentazione stereotipata dei migranti, al disprezzo per la vita, al non rispetto per i più deboli come i bambini».

 

«Con questo tema – afferma il presidente Aiart – il Papa sembra esortarci a essere noi i primi media, ad affermare le categorie umane che ci rendono donne e uomini liberi e responsabili. Prima tra tutte la pace, una condizione che prima ancora che gli stati, i governanti, le singole persone, dovrebbe manifestarsi e prevalere nel nostro cuore».

 

La Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, l’unica giornata mondiale stabilita dal Concilio Vaticano II con il decreto Inter Mirifica del 1963, viene celebrata in molti paesi la Domenica precedente alla Pentecoste (nel 2018 sarà il 13 maggio). Il testo del Messaggio del Papa viene tradizionalmente pubblicato in occasione della ricorrenza di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, il 24 gennaio.

VaticanInsider

29 Settembre 2017 | 18:10
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