Una delegazione della Conferenza dei vescovi svizzeri compie un viaggio all’insegna del dialogo interreligioso nel piccolo Paese dell’Africa occidentale.
La premiazione si è svolta a Berna lo scorso 24 aprile alla presenza di mons. de Raemy.
L'uomo, già condannato nel Canton Vaud per appropriazione indebita ai danni di parrocchie, in questo periodo si trova a Sant'Angelo di Vado nelle Marche dove gli agenti di polizia sono intervenuti nell'abitazione di sua proprietà.
Mons. Bonnemain tratteggia così il predecessore: «Oserei dire che la sua vita è sempre stata segnata da questi due aspetti: la nostalgia di un mondo intatto, sacro, e la difficoltà di accettare la realtà, di accettare un mondo che rimane bisognoso di redenzione».
Nel testo pubblicato sul sito della diocesi di Coira, il vescovo titolare spiega che pur dissentendo dalla scelta del predecessore e senza partecipare attivamente alla liturgia, per rispetto al defunto è presente al rito del 17 aprile nella sede dei lefebvriani in Vallese.