Ernesto Borghi

Bibbia, arte e musica una sperimentazione culturale che interessa e fa riflettere

di Ernesto Borghi

Il corso di formazione «Bibbia-Arte-Musica» svoltosi in due parti nel maggio 2016 presso il Centro Scolastico Canavée di Mendrisio e nel settembre 2016 presso la Scuola Elementare di Giubiasco (aula di musica) per complessivi otto incontri serali si è rivelato un’iniziativa molto positiva per varie ragioni.

Ai quarantatre iscritti della serie di serate primaverili, dedicate a quattro momenti primo-testamentari tratti dai libri dell’Esodo, della Genesi, dei Salmi e dei Re (in questo caso per occuparci della figura del profeta Elia) se ne sono aggiunti altri quindici per un totale di cinquantotto persone. Esse hanno seguito un percorso neo-testamentario in quattro tappe (nascita e infanzia, passione e risurrezione di Gesù Cristo e giudizio finale). Alle letture bibliche hanno fatto seguito le introduzioni all’ascolto di opere e percorsi di opere musicali variamente ispirate a quei testi (alcuni esempi: da «Israel in Egypt» di G.F. Haendel alla «Creazione» di F.J. Haydn, dall’Oratorio «Elias» di F. Mendelssohn a varie versioni dello «Stabat Mater»). Le serate sono state concluse dal commento di alcune serie di immagini tratte dalle tradizioni figurative dell’arte euro-occidentale antica, medioevale e moderna, tutta iconografia variamente suscitata dai testi e valori biblici proposti.

I partecipanti sono stati assai eterogenei per formazione, età e cultura. Le valutazioni scritte sul corso pervenute da parte di alcuni partecipanti e il consenso riscontrato durante le serate e al termine dell’iniziativa fanno sottolineare quattro dati:

  • la novità culturale dell’iniziativa, che ha consentito di confrontarsi con testi biblici e, contestualmente, con loro interpretazioni artistiche e musicali;
  • la competenza tecnica, la passione didattica e l’efficacia espositiva di relatrici e relatori nella loro globalità. Oltre a Antonio Bonvicini, organista della cattedrale di Lugano, a Michele Tamagni, direttore della cantoria di Giubiasco, e al sottoscritto, docente di esegesi del Nuovo Testamento alla Facoltà Teologica di Napoli/ISSR di Nola e coordinatore generale del corso, sono stati presenti intellettuali di grande spessore ed esperienza: gli storici dell’arte Stefano Zuffi[1] e Marco Carminati[2], le concertiste internazionali Angela Feola[3] e Laura Riccardi[4], i musicologi accademici Massimo Venuti[5], Pietro Zappalà[6], Giacomo Fornari[7] e Alberto Fassone[8]);
  • la qualità del materiale didattico distribuito;
  • l’efficacia organizzativa del corso nella sua globalità.

La collaborazione tra le quattro istituzioni coinvolte (Associazione Biblica della Svizzera Italiana, «Circolo di Cultura di Mendrisio e dintorni», Coordinamento della Formazione biblica nella Diocesi di Lugano, Commissione Musica sacra della Diocesi di Lugano) è stata costruttiva e va certamente sviluppata ulteriormente in futuro alla luce dei risultati conseguiti anche in questa occasione. L’accoglienza da parte delle sedi scolastiche ospitanti è stata cordialissima e ha consentito di far conoscere anche in questi ambienti quanto è stato proposto in questo corso.

La volontà di proporre quote di partecipazione non onerose, per favorire la partecipazione anche di chi non ha grandi risorse finanziarie, e i contributi dei diversi enti organizzatori e dell’ufficio cultura del DECS cantonale hanno consentito di chiudere i conti sostanzialmente in pareggio, obiettivo fondamentale per l’esistenza attiva di istituzioni senza fini di lucro come absi e le altre coinvolte.

I risultati complessivi di questa prima iniziativa, senza spingere ad alcun infondato trionfalismo, spingono tutti a pensare ad altre opportunità formative per il prossimo anno. Occorrerà, probabilmente, conservare la felice intuizione della «contestualità» tra testi biblici, rappresentazioni figurative e composizioni musicali nel quadro di interpretazioni che possano far crescere, in piena libertà, la sensibilità interiore e il respiro culturale di chiunque vorrà prendervi parte. E sto parlando non di addetti ai lavori, ma di persone, religiosamente e culturalmente assai diverse tra loro, che hanno anzitutto una passione interculturale a cui corsi come questo possono dare una certa soddisfazione.

[1] Nato a Milano nel 1961, sposato e padre di famiglia, è uno storico dell’arte. È autore di numerosissimi volumi di divulgazione culturale, legati in modo diretto o complementare, alla storia dell’arte. Consulente editoriale per la casa editrice Electa, è stato responsabile di alcune collane di successo al grande pubblico, come gli Artbook e, dal 2002, I dizionari dell’arte. Ricopre gli incarichi di responsabile culturale dell’Associazione Amici di Brera ed è membro del consiglio dell’Associazione Amici del Poldi Pezzoli. Ha partecipato frequentemente, per oltre nove anni, alla trasmissione in onda su RETEDUE della RSI Riguardiamoli condotta da Salvatore Maria Fares, nella quale si parla di arte e mostre. Tra i suoi saggi più recenti: Caravaggio. La storia illustrata dei grandi protagonisti dell’arte, 24ore Cultura, Milano 2015; Michelangelo Buonarroti. La storia illustrata dei grandi protagonisti dell’arte, 24ore Cultura, Milano 2015; Leonardo da Vinci. La storia illustrata dei grandi protagonisti dell’arte, 24ore Cultura, Milano 2015; La camera degli sposi, Electa-Mondadori, Milano 2015; Uno per tutti, tutti per Hayez, 24ore Cultura, Milano 2015; Bella! Italia, Sassi, Leguzzano (VI) 2016 (ediz. italiana e inglese)

[2] Nato a Milano nel 1961, sposato e padre di due figlie, è laureato in storia dell’arte medievale e moderna. Giornalista professionista dal 1978, è responsabile dell’inserto culturale domenicale del quotidiano Sole24ORE.

[3] Dopo gli studi presso il Conservatorio «G. Verdi» di Milano si è perfezionata, insieme alla sorella Nicoletta, in Klavierkammermusik (duo pianistico) al Mozarteum di Salisburgo con Alfons Kontarsky. Laureata in Lettere moderne ad indirizzo musicologico presso Università Statale degli Studi di Milano, con il Prof. Francesco Degrada, è pubblicista e collabora da anni con «L’Eco di Bergamo» in qualità di critico musicale.

[4] Nata a Milano nel 1969, ha iniziato lo studio del violino col padre (il violista Tito Riccardi), proseguendo poi al Conservatorio «G. Verdi» di Milano dove si è diplomata nel 1992.»«Nel 2006 si è diplomata in viola presso il Conservatorio «G. Nicolini» di Piacenza. Ha collaborato (e collabora tuttora con molte di esse) con orchestre quali l’Orchestra Sinfonica della RAI di Milano, l’Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala, l’Orchestra delle Settimane Musicali di Stresa (anche in qualità di spalla dei primi violini), l’Orchestra da Camera di Mantova (violino e viola), l’Orchestra della Radio Svizzera Italiana di Lugano, il Teatro Donizetti di Bergamo, il Teatro Carlo Felice di Genova, il Teatro Regio di Torino, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino, i Festival Strings di Lucerna, la Human Rights Orchestra di Lucerna, il Teatro San Carlo di Napoli. All’attività concertistica affianca anche l’attività didattica sia con l’insegnamento sia tenendo lezioni concerto che mirano a far conoscere gli strumenti e il linguaggio musicale. Dal 2012 insegna violino e viola presso la realtà Suzuki di Varese.

[5] Laureato in Filosofia, ha studiato Composizione a Milano, con F. Cerha al Mozarteum di Salisburgo e Musicologia all’Accademia Chigiana di Siena. Master di II livello in Filologia dei testi Medioevali e Rinascimentali alla Scuola di Paleografia di Cremona. Ha realizzato la prima edizione assoluta dell’opera «Il geloso sincerato» (1804) di G. Nicolini. Ha pubblicato,

  • in ordine musicologico, i libri «Musica e Poesia» (pref. G. Salvetti), «Musikgeist e mondo moderno» (pref. E. Fubini), «Il teatro di Dalla piccola» (pref. L. Rognoni), una biografia su Stravinsky; i saggi «Aspetti simbolici dell’estetica musicale», «Elementi di musicologia», «Strutture ricorsive della musica contemporanea»;
  • in ordine filosofico, «Il figuralismo in Nietzsche», «Ragione e rivelazione in J. Toland», «La retorica del logos» (presentato alla Buchmesse di Francoforte), «Il Vangelo e la storia» (pref. Vittorio Mathieu, Accademico dei Lincei).

Ha tenuto corsi all’Università di S. Pietroburgo. Chiamato a firmare la Carta Intellettuale presso il Palazzo della Nazioni Unite a Ginevra (1994), è stato membro del Comitato scientifico della Biennale Internazionale d’Arte contemporanea di Firenze. I principali corsi che Massimo Venuti tiene al Conservatorio G. Verdi di Milano sono Filosofia della musica, Estetica della musica, Storia della musica del Novecento.

[6] Nato a Udine nel 1961, laureato in Musicologia presso l’Università di Pavia (1985), ha ottenuto nel 1992 il titolo di Dottore di ricerca in Filologia ed ecdotica musicale dal MIUR. È stato dapprima Bibliotecario (1998-1994), poi Ricercatore (1994-2004) presso la Facoltà di Musicologia (ora Dipartimento di Musicologia e Beni culturali) dell’Università di Pavia, dove dal 2005 è Professore Associato di Musicologia e storia della musica. I suoi interessi musicologici si incentrano su figure di musicisti sette e ottocenteschi (Locatelli, Rolla, Mendelssohn, Bottesini, Ponchielli), dei quali ha riscoperto e pubblicato documenti e composizioni musicali. Gli studi biblioteconomici lo vedono interessato ai problemi di teoria e tecnica catalografica, nonché di identificazione, definizione e catalogazione di fondi musicali; quelli bibliografici riflettono i suoi interessi sui cataloghi tematici. Più di recente ha sviluppato e prosegue tuttora progetti per la digitalizzazione dei fondi storici della Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali (riguardanti manoscritti e antiche edizioni musicali) e del fondo discografico storico.

[7] Giacomo Fornari ha studiato musicologia all’Università di Pavia, dove si è laureato nel 1991 con 110 e lode con una tesi di laurea dedicata ai canoni vocali di Mozart. Ha studiato in seguito all’Università di Heidelberg e di Tübingen dove ha conseguito il Dottorato di ricerca con la dissertazione: Instrumentalmusik in der «nation chantante»: Theorie und Kritik eines Repertoires im Zerfall (ed. Schneider, Tutzing 2012). Ha tenuto relazioni presso diversi congressi in Europa, America e Giappone. Attualmente sta effettuando la sua Habilitation presso la Kunstuniversität di Graz. È autore di numerosi libri e studi pubblicati su riviste specializzate. È stato attivo come professore ospite presso diverse università come Essen, Pavia, Perugia, Parigi (Sorbona 4) e Libera università di Bolzano. Dal 2004 al 2012 è stato presidente dell’Istituto musicale Vivaldi di Bolzano. Dal 2012 è membro della Akademie für Mozartforschung presso la Stiftung Mozarteum di Salisburgo. Collaboratore di RAI/Radio2, attualmente è docente di drammaturgia musicale presso il Conservatorio C. Monteverdi di Bolzano.

[8] Nato a Torino nel 1961, si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio della sua città sotto la guida di Sergio Verdirame. Ha compiuto studi di composizione frequentando contemporaneamente la Facoltà di Lettere e Filosofia, dove si è laureato nel 1988 con Giorgio Pestelli con una dissertazione, pubbicata nel 1989 da Passigli (Firenze) sul «Linguaggio armonico del Rosenkavalier di Richard Strauss». Negli anni 1990-1994 ha soggiornato come borsista del CNR (Roma), dell’ «Orff-Zentrum München» e della «Carl-Orff-Stiftung» a Monaco di Baviera, dopo ha lavorato alla sua monografia su Carl Orff (prima edizione LIM, Lucca 1994, seconda edizione, riveduta ed ampliata, ivi, 2009). Dal 2002 è titolare della cattedra di «Storia ed Estetica della Musica» in lingua tedesca presso il Conservatorio «Claudio Monteverdi» di Bolzano. La sua più recente pubblicazione, un volume di saggi su Gustav Mahler, è in corso di stampa presso la Libreria Musicale Italiana (Lucca). Ha svolto attività di conferenziere e di pianista da camera (in duo con la flautista Monika Knoll ed il baritono Felice Marenco) ed ha collaborato, fra l’altro, con la «Rivista Italiana di Musicologia»; la rivista «Studi Musicali» (Accademia di S. Cecilia, Roma) ed altre riviste internazionali.

3 Novembre 2016 | 10:51
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chiesa (579)
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