«La sensazione di una dittatura strisciante è evocata dall'esperienza passata». Timori per una svolta autoritaria e mancanza di trasparenza. Cattolici invitati ad essere vigilanti e comprendere i rischi di «un’incauta spinta per la nuova Carta».
Il gesto risale al XVII secolo e coinvolge anche le comunità all’estero. Durante la novena, i filippini pregano per le loro famiglie, la pace nel Paese e nel mondo. Il card. Tagle chiede la fine dei battibecchi e delle discriminazioni nei confronti di culture e credenze diverse. Disoccupazione, droga e violazione dei diritti umani: sono alcuni dei più gravi problemi sociali nel Paese.
Cristiani e musulmani invitati perseverare nell’incontro, nonostante le differenze. Iniziative di dialogo, segni di solidarietà a storie di amicizia tra le due comunità siano fonte d’ispirazione.
Il Paese affronta numerosi problemi sociali, dal traffico umano fino alle gravidanze adolescenziali. In questo contesto, i giovani cercano la guida della Chiesa. I programmi per formare la spiritualità e la loro fede.
La Casa di maternità e asilo nido «Grace to be born» funge sia da rifugio per le madri che da orfanotrofio. Speranza, cibo, assistenza e nutrimento spirituale offerti per tutta la durata della gravidanza. Il programma ha già aiutato più di 263 mamme e sottratto 221 bambini all’aborto. Circa mille filippine muoiono ogni anno per le complicazioni dell'interruzione di gravidanza.
L'occupazione islamista, durata 148 giorni. Uccise più di 1.000 persone, in gran parte ribelli. Le operazioni a Marawi sono costate 5 miliardi di pesos (95 milioni di euro circa). I timori per le infiltrazioni terroristiche nell’isola di Mindanao.
Circa 300 militari e poliziotti hanno già partecipato ai corsi di formazione promossi dall’arcidiocesi di Manila per contrastare la «guerra alla droga» portata avanti nelle Filippine dal presidente Rodrigo Duterte, che ha prodotto finora migliaia di vittime di esecuzioni extragiudiziali.
«Il mio sequestro è stata volontà di Dio. Una prova che Lui ha voluto. Ho fiducia in Lui. Il mio futuro lo vedo solo a Marawi: cristiani e musulmani siamo fratelli e crediamo nel solo, unico Dio»: lo ha detto p. Teresito Soganub , il prete sequestrato il 23 maggio e rilasciato dopo 117 giorni di prigionia dai terroristi del gruppo «Maute».
Padre Teresito «Chito» Suganob, tenuto in ostaggio dal gruppo terrorista pro-Isis Maute, è stato liberato dall’esercito filippino nella notte del 16 settembre.
Il card. Luis Antonio Tagle, arcivescovo di Manila, invita i cattolici della sua diocesi a riflettere, pregare ed agire sull’intensificarsi della guerra contro le droghe illegali condotta dal governo filippino.
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