Venezuela: opposizioni rinviano a domani proteste contro Costituente

In Venezuela il presidente Nicolas Maduro ha annunciato l’imminente convocazione dell’Assemblea Costituente, eletta dopo il contestato voto di lunedì scorso per riscrivere la Costituzione e aumentare i poteri del presidente in senso autoritario. Nessuna data certa per questa prima convocazione, ma le opposizioni hanno rinviato a domani la marcia di protesta contro l’Assemblea inizialmente prevista per oggi, in modo da far coincidere i due eventi. Il presidente del Parlamento, dove l’opposizione ha la maggioranza, ha intanto rivendicato la legittimità dell’istituzione che presiede e ha ribadito che continuerà a esercitare il potere legislativo.

L’obiettivo è quello di denunciare l’illegittimità dell’Assemblea, che non è stata riconosciuta da molti Paesi sudamericani, europei e dagli Stati Uniti. Il segretario di Stato americano, Rex Tillerson, ha invitato Maduro a lasciare il potere e sta valutando «tutte le opzioni politiche per creare un cambio di condizioni», qualora il presidente non abbandoni volontariamente il suo posto. A Bruxelles, invece, sono in corso delle consultazioni tra la Commissione europea e i rappresentanti degli Stati membri per valutare «una risposta appropriata e coordinata» alle contestate violazioni dei diritti umani in Venezuela.

Condanna unanime anche per l’arresto, nella notte tra lunedì e martedì, di due dei più influenti leader delle opposizioni, Leopoldo Lopez e Antonio Ledezma, che si trovavano già ai domiciliari e che ora sono rinchiusi nel carcere di Ramo Verde. Ai nostri microfoni la figlia dell’ex-sindaco di Caracas Vanessa Ledezma  ha raccontato i dettagli dell’irruzione della polizia. In due videomessaggi registrati in previsione di un nuovo arresto, i due leader hanno invitato il popolo venezuelano a resistere e a lottare per la democrazia.

3 Agosto 2017 | 12:00
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