Ticino e Grigionitaliano

Una riflessione sul motto «Pellegrini di speranza» del Giubileo 2025

di don Arturo Cattaneo

Siamo pellegrini, poiché camminiamo verso la patria celeste. Questo logo rappresenta il nostro cammino e il fatto che, come in ogni pellegrinaggio, ci si aiuta mutamente a superare le difficoltà. Ma chi più ci aiuta e ci precede è sempre Gesù che, sulla Croce, ci ha donato la sua vita e continua a donarcela nell’Eucaristia; per questo la Croce è chinata verso i quattro pellegrini che rappresentano l’umanità proveniente dai quattro angoli della terra. Essi sono abbracciati, indicando la solidarietà e la fratellanza che li unisce, con l’apri-fila aggrappato alla Croce di Cristo, segno della fede, dell’amore e della speranza.

Siamo pellegrini di speranza, poiché ci apprestiamo a celebrare i 2025 anni dalla nascita di Cristo; 2025 anni di grazia, di misericordia, di missione e di santità. Santo è solo Lui, ma uniti a lui e fra di noi speriamo di crescere ogni giorno in santità, malgrado nel pellegrinaggio della vita ci siano difficoltà e, a volte, tempeste, ma se restiamo uniti a Cristo non naufraghiamo, poiché Lui è la nostra ancora di salvezza che si impone sul moto ondoso. 

L’ideatore del logo, Giacomo Trevisani, ha raccontato di aver «immaginato gente di ogni «colore», nazionalità e cultura, incamminarsi dai quattro angoli della Terra e muoversi in rotta verso il futuro, come vele di una grande nave comune, spiegate grazie al vento della Speranza che è la croce di Cristo e Cristo stesso». I colori hanno anch’essi un significato, come lui stesso ha spiegato: «Il rosso è l’amore, l’azione e la condivisione; il giallo/arancio è il colore del calore umano; il verde evoca la pace e l’equilibrio; l’azzurro/blu richiama la sicurezza e la protezione. Il nero/grigio della Croce/Ancora, rappresenta invece l’autorevolezza e l’aspetto interiore».

Completa la raffigurazione il motto del Giubileo 2025, «Pellegrini di speranza», nel color verde che richiama la primavera e quindi la speranza nella vita nuova che Gesù continua ad offrirci.

2 Febbraio 2024 | 11:10
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