Ticino e Grigionitaliano

Ticino: la risposta delle parrocchie ai bisogni delle famiglie

È un’estate sicuramente diversa quella che le famiglie ticinesi si apprestano a vivere: soprattutto, c’è l’esigenza di trovare per i figli un modo alternativo di trascorrere le vacanze, assieme ai propri coetanei ma al contempo in tutta sicurezza. Grazie a un’ordinanza cantonale dello scorso maggio, che ha sancito il permesso di organizzare le tradizionali colonie diurne, alcune parrocchie ticinesi si sono date da fare. La Diocesi, da parte sua, appoggiando la decisione, ha chiarito che la responsabilità di questi campi è unicamente delle singole comunità parrocchiali. Le parrocchie che hanno rinunciato, ammettono di averlo fatto solo per prudenza, ma non meno prudenti sono state quelle che, in questo clima di generale insicurezza, hanno osato comunque fare un passo in avanti e, nel rispetto delle norme di igiene hanno deciso di offrire ai ragazzi un’opportunità per ritrovarsi.

L’idea dell’Oratorio di Chiasso: puntare sulle escursioni

A Chiasso, la scorsa settimana si è conclusa la colonia diurna dell’Oratorio, durata per ben due settimane e con il coinvolgimento di una ventina di bambini. A garantire la presenza continua di animatori, come richiesto dai protocolli cantonali, i coniugi Colombo con due delle loro figlie maggiorenni e il prezioso aiuto di 9 volontari. Un’organizzazione, se si vuole, quasi «famigliare», ma nel rispetto delle norme di prevenzione, applicate anche con molta creatività: «Dovendo rinunciare alla classica uscita in piscina tutti assieme – racconta Katia Colombo – abbiamo introdotto diverse altre escursioni alternative, in giro per Chiasso, a Balerna e anche alla Swiss Miniatur». Poi le «olimpiadi», i giochi di società, i «talent show». «A creare un senso di squadra – sottolinea Umberto – c’è la condivisione dei propri talenti, ma anche di paure e debolezze ». Superati i primi giorni, considerati un po’ «di prova», la colonia è andata bene e il bilancio è sicuramente positivo.

I ragazzi della colonia diurna a Chiasso.

Un mese di colonia per i ragazzi nella parrocchia di Castelrotto

Uguale positività, ma soprattutto un analogo senso di «risposta alla necessità di tante famiglie», contraddistingue l’iniziativa che avviene negli spazi della parrocchia di Castelrotto, dove saranno accolti decine di ragazzi, a partire dal prossimo lunedì, secondo una formula estesa nel tempo: «Offriamo ai ragazzi un mese intero. I partecipanti si possono iscrivere di settimana in settimana, ma la maggior parte di loro, in un modo che ci sorprende abbastanza, ci ha già chiesto fin dall’inizio di poter prendere parte all’intero mese», sottolinea il parroco don Carlo. A questo aspetto Roberto Ghiazza, laico animatore che ha affiancato il parroco nella preparazione e si occuperà con lui dei ragazzi, attribuisce un significato preciso: «Penso che le colonie diurne, organizzate in questo particolare contesto, abbiano quest’anno una valenza non solo pastorale ma anche sociale, con un aiuto concreto alle famiglie e mediante loro alla società tutta». Roberto è soddisfatto anche dalle norme di prevenzione che il Cantone chiede di seguire: «Penso si tratti di un piano di protezione elaborato con grande lungimiranza e che ci permetterà di lavorare con serenità e nella quasi normalità». «In fondo non è solo qualcosa che offriamo, ma anche qualcosa che, come comunità, riceviamo dai bambini. I loro canti, la loro voce, la loro vita nutrono la nostra comunità e la fanno sentire altrettanto viva», conclude don Carlo.

A Minusio la colonia diurna parte per la prima volta

L’entusiasmo ha ispirato anche altre iniziative sul territorio ticinese. A Minusio, l’esperienza della colonia diurna è alla sua prima edizione. «Paradossalmente, è proprio la situazione di emergenza ad averci dato l’intuizione di avviare questa iniziativa, pensando a quelle famiglie (sicuramente molte) che quest’anno non possono andare in vacanza», ci racconta il parroco, don Pio. I ragazzi rimangono negli spazi dell’oratorio dalle 8.30 alle 16.30; un tempo importante, che richiede anche particolare attenzione alle norme di igiene e prevenzione: «È stata una delle nostre prime preoccupazioni. Ogni mattina, prima che i ragazzi si incontrino, misuriamo loro singolarmente la temperatura». Tra i volontari ad essersi presi l’impegno della colonia, incontriamo Annalisa Jorio, giovane mamma da cui è partita l’idea: «L’anno scorso durante la colonia estiva alla Sacra Famiglia di Locarno abbiamo raggiunto il numero di 90 ragazzi partecipanti; una partecipazione notevole e anche un po’ difficile da gestire. Tra di loro c’erano anche molti bambini della zona di Minusio. Da qui l’idea di creare qualcosa anche nella nostra parrocchia, per sgravare un po’ le altre colonie». Certo, i dubbi non sono mancati: «Ci siamo chiesti fino all’ultimo se era il caso di dare avvio all’iniziativa proprio quest’anno, dato i tempi in cui viviamo, ma la soddisfazione dei ragazzi, a decisioni prese, ci ha ricompensato. Non riuscivo a pensare a un’estate in cui i ragazzi fossero costretti a rimanere chiusi in casa. Facciamo come possiamo, l’importante è esserci», conclude Annalisa.

I ragazzi della colonia diurna a Minusio con don Pio Camilotto.

Come iscriversi alle colonie che devono ancora incominciare

Tra le diverse colonie in atto o in programmazione segnaliamo che sono ancora possibili le iscrizioni alle colonie diurne di Castelrotto, Locarno S. Antonio e Locarno Sacra Famiglia (tutte e tre dal 13 luglio al 7 agosto), nonché di Bioggio (20-31 luglio), collegandosi alla banca dati («BancaGiovani») sul sito grestticino.ch. Sempre sullo stesso sito, c’è la possibilità di iscriversi all’ultima settimana di colonia a Gordola. Nella parrocchia di Ascona, la tradizionale colonia diurna, quest’anno non si terrà a Mogno, ma avrà luogo nel mese di agosto in collaborazione con il Comune e le scuole elementari ad Ascona. Maggiori informazioni e iscrizioni su: www.colonieascona.ch.

Laura Quadri

12 Luglio 2020 | 07:18
Tempo di lettura: ca. 3 min.
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