Papa e Vaticano

Somalia: appello del Papa per una crisi dimenticata

«Desidero attirare l’attenzione sulla grave crisi umanitaria che colpisce la Somalia e alcune zone paesi limitrofi. Le popolazioni di questa regione, che già vivono in condizioni molto precarie, si trovano in un pericolo mortale a causa della siccità. Auspico che la solidarietà internazionale possa rispondere efficacemente a tale emergenza, purtroppo la guerra distoglie attenzione e risorse, ma questi sono gli obiettivi che esigono il massimo impegno: la lotta alla fame, la salute e l’istruzione». Lo ha detto Papa Francesco all’Angelus che ha guidato per i fedeli riuniti a piazza San Pietro.

Mentre si riaffaccia lo spettro della carestia nel Paese che vive le peggiori condizioni climatiche degli ultimi quaranta anni, con quattro stagioni consecutive di piogge mancate, un segnale positivo viene dalle agenzie internazionali che stanno aiutando la Somalia in questo drammatico momento. L’ONU ha stanziato 9.5 milioni di dollari per intervenire nella regione dei Bay, una delle più colpite del Paese dal fenomeno e dagli attacchi terroristici.

Attualmente sono oltre 7 milioni i somali in stato di insicurezza alimentare acuta, 1,5 milioni di bambini sotto i cinque anni soffrono di malnutrizione acuta, 386.000 di loro in forma grave e rischiano la vita senza cure urgenti.

Nei primi tre mesi del 2022 la siccità ha costretto oltre mezzo milione di persone ad abbandonare i propri villaggi in cerca di aiuto, spesso camminando giorno e notte, con bambini piccoli e neonati. Come ha fatto Ambiyo, una madre di 24 anni, arrivata sfinita al campo di Kabasa, nella cittadina di Dolow, sulle rive del fiume Dawa, al confine tra Somalia ed Etiopia, dove ha trovato assistenza in un centro per la salute, finanziato dal WFP, per suo figlio Abdi. O Mido, la cui bambina Fatun, di un anno, viene curata nel centro.

Intanto, continuano gli scontri tra Al Shabab e i militari etiopi, e a Beledweyne in Somalia, una delegazione dell’esercito etiope si è incontrata con una delegazione somala per discutere della lotta al gruppo terroristico e per coordinare le azioni militari. Nei primi tre mesi del 2022, la siccità ha costretto oltre mezzo milione di persone ad abbandonare i propri villaggi in cerca di aiuto, spesso camminando giorno e notte, con bambini piccoli e neonati.

Nel frattempo a Mogadiscio il cambio di governo sta creando speranza dopo decenni di caos e violenze. Il neo presidente somalo, Hassan Sheikh Mohamud, sta attuando infatti una nuova strategia di riconciliazione nazionale che prevede, oltre alla lotta militare anche un nuovo approccio politico e la Chiesa Cattolica cerca di sostenere questo tentativo attraverso l’azione del nunzio apostolico Camilleri e del vescovo Bertini.

Papa Francesco all’Angelus ha poi chiesto al Signore anche «una misericordia speciale, misericordia e pietà per il martoriato popolo ucraino»

Fonte: farodiroma

14 Agosto 2022 | 14:55
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