Foto storica della Fiera allestatita ad Agno per la Festa di S. Provino (Archivio storico della Città di Lugano).
Diocesi

Si avvicina l'annuale festa di San Provino ad Agno

In occasione dell’annuale festa di San Provino nel Comune di Agno, il prof. Carlo Cattaneo terrà una conferenza dal titolo «San Provino: storia, fede, affari e allegria», mercoledì 27 febbraio alle 20 nell’atrio delle Scuole comunali del paese.

La Fiera allestita in occasione della Festa, ormai da diversi anni, non si limita a ospitare bancarelle e giostre, ma offre una serie di appuntamenti collaterali. La presenza ridotta ma pur sempre significativa di animali da cortile e di capi bovini, un tempo protagonisti della fiera del bestiame, dà un tocco rurale alla festa. L’offerta delle bancarelle è divenuta sempre più ampia e diversificata, con oggetti e prodotti non solo indigeni. Uno spazio importante è dedicato all’artigianato ticinese e sarà quindi possibile ammirare direttamente il lavoro di artigiani locali.

Tra gli appuntamenti religiosi, si ricorda:

  • sabato 9 marzo nella chiesa Collegiata di Agno, alle ore 17.45, S. Messa solenne presieduta dal Prevosto Don Carlo Cattaneo; a seguire, processione «aux flambeaux» con il Busto di San Provino per le vie del Borgo
  • domenica 10 marzo sempre nella chiesa Collegiata, ore 10.00, S. Messa solenne presieduta da don Carlo Cattaneo
  • lunediÌ» 11 marzo in Collegiata, ore 10.30, S. Messa solenne concelebrata dal clero del Vicariato Malcantone-Vedeggio.

Origini della Festa

Come racconta Damiano Robbiani sul sito dell’archivio storico della Città di Lugano, la fiera di San Provino trae origine dalla festa religiosa che l’8 marzo celebra la memoria del compatrono della chiesa collegiata di Agno.

La tenuta del mercato annuale è attestata dal 1578, quando il visitatore apostolico mons. Giovanni Francesco Bonomi raccomandò di vietarlo, a vantaggio delle celebrazioni religiose: «Converrebbe che nel giorno della festa di San Provino venga proibito il mercato, che è solito ad indirsi e a svolgersi in questa occasione, e al suo posto sia celebrata la solennità in onore di quel santo e a lode di Dio e che il suo capo venga mostrato al popolo».

Allora il mercato aveva carattere locale-regionale e coinvolgeva certamente diversi villaggi, ancora fortemente legati alla chiesa plebana e al suo borgo.

A inizio Seicento, nel contesto di una feroce disputa per le fiere tra le comunità di Lugano e di Bellinzona, la pieve di Agno fu sul punto di ottenere una vera e propria fiera d’importanza sovraregionale, analoga a quelle che già si tenevano a Lugano, Bellinzona, Roveredo e, da pochi anni, a Giubiasco.

Infatti, l’apertura del mercato annuale complementare di Giubiasco da parte della comunità bellinzonese e delle autorità dei tre cantoni nel 1614, fissato scaltramente pochi giorni prima della fiera di Lugano, esortò i luganesi a chiedere e ottenere un nuovo mercato annuale ad Agno l’11 agosto.

Questa fiera, però, ebbe vita breve. Concessa il 21 agosto 1618, fu soppressa già l’anno seguente per volontà delle autorità confederate, desiderose di calmare le tensioni che avevano condotto a più riprese al blocco del traffico commerciale, impedendo di fatto, con svariate giustificazioni, il transito di merci, bestiame e persone verso le fiere concorrenti.

L’importanza della fiera di San Provino per tutto il Luganese è comprovato a partire dall’Ottocento, quando il nuovo contesto politico e le migliori infrastrutture ne favorirono lo sviluppo. Da allora, la municipalità di Lugano si impegnò costantemente a evitare la concomitanza del suo mercato settimanale con la manifestazione del basso Vedeggio, divenuta fiera a tutti gli effetti.

La Fiera di San Provino attende quindi giovani e adulti, uniti dalla voglia di incontrarsi per un momento di svago, che segna l’avvento della primavera, e di approfittare delle variegate offerte che il programma offre.

Foto storica della Fiera allestatita ad Agno per la Festa di S. Provino (Archivio storico della Città di Lugano).
22 Febbraio 2019 | 17:00
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