Salita dei Frati
Ticino e Grigionitaliano

Serve a qualcosa oggi parlare delle radici della cultura euro-mediterranea?

Nel corso degli anni, in ragione dei miei studi liceali ed universitari a Milano e a Fribourg nelle letterature e lingue classiche e nelle scritture bibliche e di una serie di esperienze culturali successive, mi era parso molto significativo ed utile fare, nel Canton Ticino, una proposta: ricercare e considerare, sia pure per frammenti, che cosa potessero dire a noi, cittadine e cittadini del XXI secolo, le culture greco-latine ed ebraico-cristiane su una serie di valori etici ed estetici di notevole respiro. Cogliere alcuni caratteri fondamentali dell’idea di essere umano sviluppatasi nell’antichità mediorientale e mediterranea mi è sembrato molto utile per riflettere, in forma seriamente e liberamente interpretativa, sull’umanità di oggi e sulla sua fisionomia auspicabile in una logica di confronto tra sensibilità diverse, comunque consapevoli di guardare alla vita in termini non essenzialmente ripiegati su di sé.

L’obiettivo era fare dell’alta divulgazione su questi temi, tramite la quale ci si potesse rivolgere non a specialisti, ma ad un novero di persone più ampio ed eterogeneo. L’Associazione Biblioteca Salita dei Frati, nella persona del Prof. Fernando Lepori, credette da subito all’opportunità formativa ed informativa di questa iniziativa, che ha avuto sostanzialmente la sua sede costante nella sala conferenze delle Biblioteca Salita dei Frati stessa. 

Ho sempre pensato che fosse necessario condividere la scelta di organizzare un’occasione di confronto culturale come questa, almeno a titolo di patrocinio non oneroso, con varie altre istituzioni, che cito doverosamente e anche con cordiale gratitudine: la delegazione ticinese dell’Associazione Italiana Cultura Classica (che negli ultimi tre anni ha deciso di esimersi da tale collaborazione), la cattedra «Antonio Rosmini» della Facoltà di Teologia di Lugano diretta dal Prof. Markus Krienke, le ACLI Ticino, la rivista ticinese «Dialoghi», la sezione ticinese e retoromancia del P.E.N. International.

Il fatto che si sia giunti alla settima edizione di questo ciclo di incontri potrebbe essere un segnale evidente dell’interesse che ha suscitato, certamente non nei confronti di una folla di persone, ma verso varie decine di donne e uomini, davvero multiformi per identità culturale. I valori/concetti di cui ci siamo occupati nel corso di questi «trittici» di serate sono stati, in successione, i seguenti: sapienza, giustizia, gioia/felicità/beatitudine, amore, povertà/ricchezza, corpo/spirito. In questo settimo anno abbiamo scelto, anche in considerazione della situazione socio-politica di varie zone del mondo, di considerare il tema «libertà», affrontandolo secondo la consuetà triplice modalità (sempre alle ore 20.30): un incontro relativo alle culture greche e latine (18 aprile 2024: relatore, il grecista e latinista Giancarlo Reggi), un altro a quanto emergente dalle scritture bibliche (25 aprile 2024: relatore, il biblista Patrizio Rota Scalabrini), un terzo di confronto tra quanto variamente scaturito nei primi due e alcuni aspetti qualificanti della cultura e vita contemporanee (2 maggio 2024, relatrice, la teologa morale Gaia De Vecchi).

Le relatrici e i relatori che si sono succeduti nel corso degli anni – come testimoniano le registrazioni ascoltabili nel sito bibliotecafratilugano.ch – hanno fornito dei contributi di notevole profilo, che hanno offerto opportunità di riflessione che ciascuna delle persone partecipanti ha potuto considerare secondo la propria sensibilità, facendo «scoperte» non di rado sorprendenti rispetto al personale bagaglio formativo precedente.

Gli anni del Covid-19 e l’invecchiamento di molte persone frequentatrici di tante iniziative di formazione culturale hanno inciso notevolmente nel determinare un calo nella partecipazione in presenza a parecchie manifestazioni. Anche questa nostra iniziativa, che comunque è proseguita nel tempo, ne ha risentito. D’altra parte vari interventi di chi ha partecipato negli anni alle diverse edizioni del nostro ciclo hanno consentito di rispondere posotiviamente alla domanda che è il titolo di questo mio testo. Sì, serve certamente parlare oggi di radici della cultura euro-mediterranea alla ricerca di ragioni valide per cercare di vivere da persone pensanti, dunque aperte alla necessità di raccogliere le sfide della cultura contemporanea, individuando elementi di sostegno nel confronto con fonti di valore e di respiro particolarmente ampio verso un umanesimo del cuore e della mente.

Ci auguriamo che, a partire dalla serata di giovedì 18 aprile, varie persone siano interessate a condividere il percorso di quest’anno 2024, che tratterà, come si è detto in precedenza, la libertà, un valore costantemente a rischio nella vita di tantissime cittadine e cittadini del nostro tempo e da conquistare ed approfondire ovunque giorno per giorno dal cuore alla mente di ciascuno.

Ernesto Borghi

Salita dei Frati | © Wikimedia
17 Aprile 2024 | 10:01
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