Papa e Vaticano

Indigeni contro la «Dottrina della Scoperta». Annunciata una Dichiarazione ufficiale da parte del Vaticano

Momenti di tensione all’inizio della messa di Papa Francesco nel santuario nazionale canadese di Sainte-Anne-de-Beaupré, nella città di Quebec, dove un gruppo con insegne di indigeni ha innalzato uno striscione davanti all’altare con la scritta «Rescind the doctrine», ovvero «cancella la dottrina».

Gli agenti della sicurezza hanno quindi fatto rimuovere lo striscione, senza particolari resistenze da parte dei manifestanti, che si sono allontanati e recati all’esterno della chiesa (dove hanno riesposto lo striscione), senza momenti di eccessiva turbolenza.

Quella che i manifestanti indiani chiedono al Papa di ripudiare è la «Dottrina della Scoperta», un aspetto su cui fazioni indigene continuano a spingere anche dopo che il Pontefice ha espresso le sue storiche scuse per gli orrori delle scuole residenziali.

La dottrina a cui si fa riferimento è un pronunciamento della Chiesa cattolica vecchio più di 500 anni che diede libero sfogo alle potenze coloniali per invadere qualsiasi terra non ancora «scoperta» dai cristiani.

La Dottrina della Scoperta ebbe origine sotto forma di bolle papali, editti emessi dalla Chiesa cattolica nel XV secolo per autorizzare Portogallo e Spagna a colonizzare, saccheggiare e schiavizzare l’Africa occidentale e le Americhe. Altre potenze coloniali presto seguirono l’esempio e la dottrina divenne la base per la schiavitù e le rivendicazioni europee sulla terra e sui popoli indigeni.

Secondo alcuni gruppi indigeni canadesi, ancora oggi si sentono gli effetti di quella dottrina, sotto la forma dei traumi nelle scuole residenziale, l’Indian Act, il sistema delle riserve, la crisi dell’acqua pulita nelle comunità indigene e altro ancora.

«Da parte del Papa non basta la ricerca del perdono e della riconciliazione, non avendo ancora sentito nulla sul ripudio della Dottrina della Scoperta, da cui deriva gran parte della legislazione politica su quello che essi ritengono un vero ›genocidio’, appunto l’Indian Act, le scuole residenziali, la creazione delle riserve», spiega Judy Wilson, capo della Neskonlith Indian Band e segretario-tesoriere dell’Unione di B.C. capi indiani. In altre parole, le scuse del Papa sono prive di significato senza annullare la Dottrina della Scoperta, cosa che solo lui può fare.

Intanto, ieri, 28 luglio, è stata diffusa la notizia, proprio a questo riguardo, che gli organizzatori canadesi del viaggio papale stanno «lavorando con il Vaticano e con gli esperti del caso per pubblicare al più presto una Dichiarazione della Chiesa sulla Dottrina della Scoperta». La notizia è riportata integralmente su cath.ch.

Ansa/ilfaroonline/red

29 Luglio 2022 | 08:51
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