Proteste in Iraq. Mons. Warduni: giovani e famiglie chiedono i loro diritti

Una vita sempre più difficile che richiede il rispetto dei diritti: il malcontento in Iraq cresce e il Paese che era ricco ora versa in condizioni di totale povertà. Con poche ma emblematiche parole il vescovo Shelmon Warduni della diocesi irachena di Anbar dei Caldei così descrive quanto la popolazione irachena sta vivendo da anni ormai. Oggi la cronaca parla di 31 morti e più di 1000 feriti durante le proteste in cui si chiedono infrastrutture, lavoro, istruzione, sanità, stabilità e indagini sulla corruzione del governo. Dal canto suo il primo ministro iracheno Adel Abdul Mahdi, che ha detto di aver ascoltato le «giuste rivendicazioni» , ha promesso di rispondere alle preoccupazioni della popolazione, pur avvertendo che non ci possono essere «soluzioni magiche». 

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5 Ottobre 2019 | 13:19
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