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Pentecoste di sangue in Nigeria. Chi c’è dietro la strage?

«C’erano cadaveri ovunque, non si potevano neppure contare. Ne abbiamo dovuti far trasferire un po’ in tutta fretta all’obitorio». Descrive così il segretario del governo locale dello Stato Ondo, Taye Adako, l’orribile carneficina avvenuta ieri mattina al termine della Messa di Pentecoste nella chiesa di St. Francis Catholic a Owo, nel Sud-Ovest della Nigeria. Un massacro di una cinquantina di persone – in gran parte donne e bambini – di cui non sono stati ancora identificati con certezza i responsabili. Si suppone si tratti di un commando di fulani, etnia musulmana del Nord della Nigeria, di tradizione pastorale. Negli ultimi anni, a causa dei cambiamenti climatici, i pastori con le loro imponenti mandrie si sono spinti sempre più a Sud scontrandosi con le popolazioni di agricoltori locali. A inasprire i conflitti, legati all’accesso all’acqua e alle terre, sono subentranti anche elementi di integralismo religioso e la diffusione di armi sempre più micidiali. Mai però attacchi così violenti e barbari erano avvenuti in uno Stato del Sud-Ovest delle Nigeria, ma avevano interessato principalmente la cosiddetta Middle Belt, la fascia centrale della Nigeria dove i conflitti tra pastori e agricoltori hanno provocato migliaia di morti.

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6 Giugno 2022 | 19:22
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