Padre Faltas: Gerusalemme è il nodo da risolvere nel conflitto in Medio Oriente

All’indomani della presentazione del piano di pace per il Medio Oriente del presidente degli Stati Unitil Trump, continua il coro di critiche per una soluzione al conflitto che rischia di portare a ulteriori violenze tra israeliani e palestinesi. Dopo il no dei palestinesi, anche il presidente turco Erdogan boccia il piano di Trump che vede la soluzione dei due Stati con Gerusalemme capitale sovrana e indivisa di Israele, e Gerusalemme Est della Palestina. «Gerusalemme non è in vendita» e i nostri diritti non si barattano, aveva detto Abu Mazen. Il premier israeliano Netanyahu è oggi a Mosca dove con il presidente russo Putin parlerà del piano di pace.

Per l’assemblea degli Ordinari cattolici di Terra Santa, «non dà dignità e diritti ai palestinesi e deve essere considerato una mossa unilaterale visto che fa sua la maggioranza delle richieste di una parte, quella israeliana. Il piano, è la conclusione degli Ordinari, non porta soluzione ma, al contrario, crea maggiore tensione.

Padre Faltas: indispensabile trovare una soluzione per Gerusalemme

Dello stesso parere si dice il francescano padre Ibrahim Faltas, consigliere della Custodia di Terra Santa. Ai nostri microfoni esprime amarezza per un piano tanto atteso in Medio Oriente e in cui si riponevano tante speranze, ma che non tiene conto di entrambe le parti interessate.

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Qui una nostra intervista dello scorso anno a padre Ibrahim Faltas.

1 Febbraio 2020 | 14:29
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