Mons. de Raemy insieme ai giovani di Nuovi Orizzonti di Como e ad alcuni ticinesi. Nel gruppo anche don Rolando Leo e don Davide Droghini.
Ticino e Grigionitaliano

Nuovi Orizzonti: una piccola comunità anche in Ticino

Nella veglia di Avvento per i giovani tenutasi lo scorso dicembre a Bellinzona, toccanti e molto sentite erano state le testimonianze di fede di alcuni giovani appartenenti alla Comunità Nuovi Orizzonti che avevano raccontato del loro percorso di rinascita. Incuriositi dalle loro storie e attratti dalla proposta, abbiamo varcato il confine e siamo andati a conoscerli nella sede della Comunità che si trova vicino a Como. È qui che abbiamo avuto modo di parlare con Alessandra Melidonis che con il marito da 19 anni è responsabile di Nuovi Orizzonti per tutto il nord Italia.

La comunità
Alla base della comunità Nuovi Orizzonti e dell’intuizione della fondatrice Chiara Amirante vi è l’incontro con il prossimo. Dalla metà degli anni ’90, prima alla stazione Termini di Roma e poi nelle prime comunità di accoglienza, Chiara si fa incontro ai giovani cercando di creare una relazione con essi, «accogliendoli, volendo loro bene in quel momento lì della loro vita, sull’esempio di Cristo».

«Questo è quello che cerca di fare Nuovi Orizzonti da quasi trent’anni – spiega Alessandra Melidonis –; lo fa attraverso case di accoglienza, portando a tutti la gioia di Cristo risorto con una particolare attenzione a chi sta negli inferi, ovvero coloro che vivono una separazione interiore molto profonda Dio e quindi da sé stessi. La proposta viene fatta attraverso un percorso di formazione che si chiama Spiritherapy e che porta ciascuno, credente o non credente, alla conoscenza di sé e alla guarigione del proprio cuore secondo l’arte di amare».

Nel 2004, la proposta di Nuovi Orizzonti arriva anche a Como che oggi rappresenta una delle sedi maggiori in tutta Italia. Alessandra e il marito Roberto iniziano a fare delle attività sul territorio e, a poco a poco, le attività di preghiera e la formazione.

«Per cinque anni – ricorda Alessandra – la sede di attività è stato il seminario vescovile di Como, fino a quando, nel 2012 c’è stata la possibilità di aprire due case, una maschile e una femminile, che dessero la possibilità di fare esperienza comunitaria nel carisma di Nuovi Orizzonti. In questi anni è sempre stata ottima la collaborazione con la diocesi. Dalla realtà di Como, sono poi germogliate altre esperienze a Milano, Bergamo, Monza e ora anche in Svizzera con Alessandra (Guarisco, ndr) che, insieme al marito, da anni frequenta la nostra comunità. L’obiettivo di Chiara non è però quello di aprire comunità, ma quello di raggiungere più persone possibili».

Quella di Nuovi Orizzonti è dunque «una realtà aperta a tutti e nella quale ciascuno può trovare la sua dimensione come meglio crede. Sono previste tre modalità di appartenenza: i membri interni e i membri effettivi che dopo un percorso di formazione chiedono di consacrarsi laicamente impegnandosi a vivere, secondo il proprio stato di vita, la povertà, la castità, l’obbedienza e la gioia. Vi sono poi i membri affiliati che liberamente partecipano alle attività piuttosto che alla formazione».

Emergenza ucraina
Ormai un anno fa, allo scoppio del conflitto in Ucraina, la Comunità Nuovi Orizzonti si è subito attivata per accogliere famiglie ucraine nella sua sede: «Abbiamo fatto due viaggi, uno al confine con la Polonia e l’altro a Leopoli, e abbiamo portato a casa 21 ucraini che sono tutt’ora alloggiati nella nostra sede ed altri che sono rimasti per qualche tempo in altri alloggi. Insieme ad altre realtà locali ci siamo occupati di tutti gli aspetti dell’accoglienza, dal vitto, ai documenti, dalla formazione al lavoro. Da inizio emergenza, inoltre, siamo stati inondati di cose, vestiti, cibo… tutti i giorni assistiamo a un miracolo della provvidenza».

La proposta in Ticino
Responsabile Nuovi Orizzonti per la Svizzera, da anni Alessandra Guarisco di Morbio Inferiore partecipa agli incontri che si svolgono a Como e da qualche tempo è nato il desiderio di portare questa bella proposta anche in Ticino. Con il sostegno di don Davide Droghini, tre anni fa sono partiti i primi incontri di formazione. «Poi è scoppiata la pandemia», ricorda Alessandra. «Ma questo non ci ha scoraggiato», così dopo numerosi incontri via web, da qualche mese sono ripartiti gli incontri di Spiritherapy con una quindicina di iscritti da tutta la Svizzera, una domenica al mese, nella parrocchia di Gravesano (e online per i più lontani).

Mons. de Raemy all’incontro di Nuovi Orizzonti a Como.

«Per il momento, abbiamo avviato la parte spirituale e formativa, sarebbe bello avviare anche le attività a servizio della diocesi e per questo abbiamo chiesto al vescovo in quale realtà sarebbe utile un nostro intervento».

La lode
Ogni giovedì sera, nel ricordo dell’ultima Cena, la Comunità Nuovi Orizzonti si ritrova per la Lode, una preghiera di canti e invocazioni per ringraziare il Signore alla quale tutti possono partecipare. Giovedì 9 febbraio, il vescovo Alain de Raemy, insieme a don Davide Droghini, don Rolando Leo e una rappresentanza di ticinesi, ha partecipato alla Lode con la comunità di Como, condividendo un bel momento di Chiesa e di comunione.

Il prossimo incontro di Spiritherapy è in programma domenica 5 marzo alle 15.15 nella parrocchia di Gravesano. Per info: svizzera@nuoviorizzonti.org.

Segnaliamo, infine, che il Papa è intervenuto su Canale 5, sabato scorso, intervistato proprio da don Davide Banzato della Comunità Nuovi Orizzonti.

Mons. de Raemy insieme ai giovani di Nuovi Orizzonti di Como e ad alcuni ticinesi. Nel gruppo anche don Rolando Leo e don Davide Droghini.
20 Febbraio 2023 | 09:38
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