Nuovi frammenti inscritti dei Rotoli del Mar Morto

La Facoltà di Teologia di Lugano è lieta di annunciare che il network Dispersed Qumran Caves Artefacts Archival Sources (DQCAAS), composto dalla prof.ssa dr.ssa Joan Taylor (King’s College Londra), il prof. dr. Marcello Fidanzio (Facoltà di Teologia di Lugano) e il dr. Dennis Mizzi (Università di Malta) ha riscontrato la presenza di testi in alcuni frammenti dei Rotoli del Mar Morto della collezione Reed, conservati presso la John Rylands Library di Manchester.

I frammenti, provenienti dagli scavi a Qumran, erano ritenuti parti non inscritte dei rotoli. Essi vennero inviati nel Regno Unito negli anni ’50 per condurre analisi fisico-chimiche sulle pergamene. Ora le nuove analisi condotte dal DQCAAS hanno riscontrato testi in almeno quattro frammenti. Uno di questi fa chiaro riferimento allo Shabbat ebraico.

I frammenti, di piccole dimensioni, fanno parte di più ampio un lotto di materiali rinvenuti nelle grotte di Qumran. L’insieme sarà oggetto di studi multidisciplinari e i risultati saranno pubblicati nel final report sulle grotte di Qumran curato dall’École Biblique et Archéologique Française di Gerusalemme insieme all’Istituto di Cultura e Archeologia delle Terre Bibliche della Facoltà di Teologia di Lugano con una collaborazione dell’Università della Svizzera Italiana.

La notizia giunge in un periodo di dura prova per il settore formativo e accademico e testimonia l’importanza del sostegno alla ricerca. Se da un lato le esigenze di contenere la pandemia da Coronavirus limitano fortemente la presenza fisica di docenti, ricercatori e studenti negli atenei, dall’altro si sono attivate nuove forme di condivisione e approfondimento che consentono di proseguire l’analisi.

La Facoltà di Teologia di Lugano si rallegra per l’importante scoperta e si compiace con il Prof. Marcello Fidanzio per il costante lavoro di ricerca che porta l’istituto luganese ad essere riconosciuto internazionalmente, grazie anche a tali importanti contributi alla comunità scientifica.