Natale a Gaza e il sogno di poter raggiungere Betlemme
La Striscia di Gaza ha poche luci e pochi addobbi per le strade e nelle botteghe. Il Natale si respira prevalentemente nelle case dei cristiani e in particolare della piccola comunità cattolica, 117 fedeli su più di due milioni di abitanti, e nella parrocchia latina, affidata da due mesi circa, al padre argentino Gabriel Romanelli. E’ intorno a lui e alle famiglie religiose che gestiscono istituti scolastici e centri di formazione professionale, che ruota tutta la vita e che si riuniscono i cristiani, in gran parte greco ortodossi. «L’ecumenismo qua è cosa quotidiana» ci racconta padre Gabriel, ringraziando Dio di quanto si riesce a fare a sostegno delle fasce più deboli. «Tutti noi religiosi cerchiamo di aiutare e stare vicini ai cristiani con tutti i mezzi e tra noi c’è una grande unità». Lo ha toccato con mano l’Amministratore apostolico del Patriarcato Latino di Gerusalemme, monsignor Pierbattista Pizzaballa in visita alla Striscia dal 13 al 15 dicembre.