Martin Luther King: «Amate i vostri nemici», le sue parole nell'anniversario della morte

Martin Luther King Jr., nato Michael King Jr., (Atlanta, Stati Uniti 1929 – Memphis 1968) è stato un pastore protestante, politico e attivista statunitense, leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani. Sposato e padre di 4 bambini, fu ucciso a Memphis, all’età di 39 anni, in un attentato. Lo ricordiamo oggi, nell’anniversario della morte, con questa sua riflessione sull’amore fraterno e la necessità di obbedire alla propria coscienza, davanti alle leggi ingiuste.

«Ai nostri più accaniti oppositori, noi diciamo: noi faremo fronte alla vostra capacità di infliggere sofferenze con la nostra capacità di sopportare le sofferenze; andremo incontro alla vostra forza fisica con la nostra forza d’animo. Fateci quello che volete, e noi continueremo ad amarvi.

Noi non possiamo, in buona coscienza, obbedire alle vostre leggi ingiuste, perché la non-cooperazione col male è un obbligo morale non meno della cooperazione col bene.

Metteteci in prigione, e noi vi ameremo ancora. Lanciate bombe sulle nostre case e minacciate i nostri figli, e noi vi ameremo ancora. Mandate i vostri incappucciati sicari nelle nostre case, nell’ora di mezzanotte, batteteci e lasciateci mezzi morti, e noi vi ameremo ancora. Ma siate sicuri che vi vinceremo con la nostra capacità di soffrire. Un giorno, noi conquisteremo la libertà, ma non solo per noi stessi: faremo talmente appello al vostro cuore ed alla vostra coscienza che alla lunga conquisteremo voi, e la nostra vittoria sarà una duplice vittoria».

(Martin Luther King)

4 Aprile 2019 | 11:30
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