Internazionale

Marco Tarquinio lascia «Avvenire», anni vissuti «al servizio e non al comando»

«Un articolo lungo 14 anni», il «più lungo» della sua vita di giornalista. Marco Tarquinio definisce così l’editoriale di commiato dai lettori pubblicato oggi su Avvenire, il quotidiano dei vescovi italiani diretto per 14 anni, da quel 24 novembre 2009 quando il consiglio di amministrazione gli affidò le redini della testata, ottavo direttore nei 55 anni di storia del giornale, che resterà come editorialista. Al suo posto si insedia Marco Girardo, 51 anni, già caporedattore di Economia, saggista e conduttore radiofonico ed esperto nella transizione dell’informazione in ambito digitale, da 23 anni ad Avvenire

Sulla scia di Paolo VI

L’Editore esprime «gratitudine» a Marco Tarquinio «per aver diretto Avvenire con passione, saggezza e lungimiranza negli ultimi quattordici anni. È stata una delle direzioni più longeve, segno di fiducia reciproca e di garanzia, che ha visto l’ascesa di Avvenire nel panorama della stampa quotidiana». Affidando la direzione a Marco Girardo, «si è scelto di valorizzare una risorsa interna in una sorta di staffetta che permette di fare memoria di quanto fatto e di proseguire nell’opera di innovazione. L’aver risposto ›sì’ a questa chiamata dice un’adesione convinta al progetto che san Paolo VI, ideatore e sostenitore del quotidiano, sintetizzava in alcuni criteri fondamentali: ›Amore alla causa, passione, entusiasmo (…). E inoltre: il senso della dignità e del valore del servizio della parola o dell’immagine, e il senso profondo dell’onestà e della responsabilità professionale’» (Discorso sui mezzi di comunicazione sociale, 27 novembre 1971).

In difesa di un umanesimo cristiano

Girardo riceve così il timone da Marco Tarquinio, Queste le sue parole: «Un caldo e affettuoso augurio di buon lavoro al nuovo direttore di Avvenire, Marco Girardo, ottimo ed esperto giornalista, amico e collaboratore prezioso negli anni della mia responsabilità. E un grazie sentito a tutte le colleghe e i colleghi e alle grandi firme che si sono aggiunte via via, contribuendo tutti insieme, con professionalità e umanità, a portare stabilmente Avvenire tra i primissimi quotidiani italiani. Grazie di cuore, infine, all’Editore per la lunga fiducia e il sostegno che mi ha dato nelle tante imprese affrontate per offrire a tutti un’informazione sempre limpida e libera, ancorata ai grandi valori cristiani e civili del nostro umanesimo».

Il saluto di Zuppi a Tarquinio e Girardo

Un grazie personale a Marco Tarquinio arriva anche dal presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi. Un grazie, annota, «per come ha guidato Avvenire con passione e intelligenza, con uno sguardo lucido sulla realtà e un’attenzione particolare per gli ultimi, vedendo il mondo dalla parte delle vittime e facendo propria l’ansia di pace e di futuro». E a Girardi l’augurio del porporato è perché il nuovo incarico sia «un’occasione per vivere, ancora e in maniera più piena, il lavoro giornalistico in una dimensione di comunità, cogliendo le sfide tecnologiche nella rotta indicata da Papa Francesco» durante l’udienza ai quadri del quotidiano nel 2018, quando disse: «Ascoltate, approfondite, confrontatevi. State lontani dai vicoli ciechi in cui si dibatte chi presume di aver già capito tutto».

Agensir/vaticannews/red

5 Maggio 2023 | 17:00
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