La sede della Facoltà di Teologia di Lugano nel campus USI.
Ticino e Grigionitaliano

Lugano: un Istituto per la teologia pastorale in risposta al territorio

Nuovi corsi, da poter seguire in presenza o da casa via streaming; percorsi di formazione specificamente in lingua inglese, per aprirsi al mondo accademico internazionale; l’affiliazioneall’UniversitàdellaSvizzera italiana, già decisa ma ora da finalizzare. Sono tante le sfide e le novità per la Facoltà di Teologia di Lugano (FTL), che lunedì scorso ha dato avvio al semestre primaverile . Tra queste, come ci spiega il rettore, René Roux, vi è anche il consolidamento della collaborazione con la Diocesi: da una parte, nello specifico, instaurando una collaborazione con l’Ufficio dell’istruzione religiosa scolastica (UIRS), per offrire ai futuri nuovi docenti di religione delle scuole una formazione adeguata; dall’altra la nascita, prevista a breve, di un Istituto di teologia pastorale. «È un progetto su cui stiamo lavorando proprio perché vorremmo che la Facoltà di Teologia di Lugano rafforzi il suo servizio alla Diocesi», ci spiega Roux. «A questo proposito pensiamo di coinvolgere da vicino gli Istituti legati alla pastorale già esistenti nella diocesi, nella convinzione che la teologia pastorale non può essere un argomento solo teorico, astratto, come si fa nella maggioranza dei casi, ad esempio nelle facoltà teologiche germaniche, ma che ci sia bisogno di un reale contatto con le cose. La ricerca scientifica e il territorio devono dialogare, implementandosi a vicenda».

Online ma non solo 

Intanto, come la maggior parte delle Università del mondo, anche la Facoltà si lascia alle spalle, a causa della pandemia, un periodo difficile. Ma la difficile condizione sanitaria non ha significato solo svantaggi. Come ci spiega il rettore, infatti, sono emerse anche nuove interessanti opportunità, che possono ora essere sperimentate con l’avvio del nuovo semestre. A cominciare dal modo con cui rendere fruibile l’offerta formativa: «Se già prima della pandemia eravamo abituati ad offrire insegnamenti a distanza, per studenti che ci seguono dalle varie parti del mondo, questo semestre abbiamo deciso di puntare su ulteriori investimenti tecnologici, con l’acquisto di nuovo materiale, che permetta di avere registrazioni di qualità, per chi decidesse di seguirci in questa modalità ». Oggi, sottolinea Roux, quasi tutti i corsi della FTL possono essere seguiti anche online, pur rimanendo una priorità l’insegnamento in presenza: «La speranza è quella di poter riprendere a pieno ritmo anche con le attività che normalmente si svolgono in presenza. Il miglioramento delle condizioni sanitarie e l’allentamento delle misure di contenimento del virus fanno ben sperare. Si impara certamente meglio condividendo le nozioni acquisite in un clima di convivialità, dal vivo. Inoltre, puntare esclusivamente sull’online rischierebbe di escludere l’altra grande parte di iscritti, che è costituita dagli uditori: persone che, spesso, si iscrivono ai nostri corsi non solo per imparare qualcosa, ma anche per approfittare della vita della Facoltà, degli scambi e delle relazioni che si intessono con gli studenti, durante le ore di lezione o anche durante le pause. Ci auguriamo che il miglioramento attuale della situazione pandemica possa incoraggiarli a iscriversi di nuovo».

Nuovi percorsi di studi

Questo semestre sarà, inoltre, l’occasione di proseguire con iniziative del cui successo la Facoltà ha già avuto la prova durante gli scorsi mesi. «Penso al percorso di master in Scienze religiose in lingua inglese, che in questo caso abbiamo deciso di offrire interamente online date le richieste che ci sono giunte da molte parti del mondo. L’idea di scegliere l’inglese, che oggi è una sorta di lingua franca in campo universitario, nasce dall’esperienza positiva che abbiamo fatto, l’anno scorso, con il nostro primo «MOOC». Organizzato dal nostro Istituto Religioni e Teologia (ReTe), il corso – mirato a offrire una panoramica su alcune delle principali religioni del mondo – è stato realizzato in formato virtuale e completamente open source. Il termine MOOC, col quale è stato definito, stava ad indicare esattamente questo aspetto: massive open online course. Un metodo innovativo di apprendimento, che ha coinvolto professori di importanti atenei internazionali e che ha potuto offrire l’accesso alle loro lezioni in maniera libera e gratuita».

Il rapporto con l’USI

Ancheirapporticonl’Universitàdella Svizzera italiana si stanno intensificando a seguito dell’affiliazione: «Al momento siamo nella fase di affinamento delle modalità di collaborazione a livello di questioni burocratiche: ridefinizione di programmi e regolamenti. Ci siamo dati un anno di tempo ma accademicamente siamo già un’unità con corsi in comune e studenti che oggi sono a pieno titolo studenti USI».

Progetti per il semestre autunnale

Infine, lo sguardo si spinge anche al nuovo semestre: «Prevediamo di inaugurare il semestre autunnale con una settimana intensiva di corsi dedicati al tema della Chiesa in Estremo Oriente, in particolar modo in Cina. Ci sembra un tema di grande attualità. Inoltre, Eugenio Corecco (1931-1995), canonista e vescovo di Lugano, ha lasciato, sul tema del Sinodo e della gestione del potere nella Chiesa, un ricco magistero che meriterebbe di essere approfondito. Anche se per ora abbiamo ritenuto di non dedicare corsi specifici alla sinodalità, sarebbe un bel tema di riflessione».

Il semestre primaverile

I programmi dei corsi della Facoltà di Teologia di Lugano nel semestre primaverile è disponibile al sito teologialugano.ch. La Facoltà di teologia segnala tra questi il corso «Il Pensiero ebraico in età moderna e nel Novecento », a cura del prof. Adriano Fabris, che potrà essere seguito sia in forma di corso sia (solo per studenti FTL) come seminario. Il prof. Giulio Mercati propone invece il corso «Storia della musica sacra». Sarà possibile seguire le lezioni anche online. Per iscrizioni e informazioni: info@teologialugano.ch.

Laura Quadri

La sede della Facoltà di Teologia di Lugano nel campus USI.
21 Febbraio 2022 | 09:47
Tempo di lettura: ca. 3 min.
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