Gmg Lisbona.
Ticino e Grigionitaliano

Lisbona: i giovani ticinesi in attesa della veglia con il Papa. Il commento di don Rolando Leo e le loro testimonianze

di don Rolando Leo*

Chi lavora nella Chiesa in contesti ecclesiali sa che le Gmg sono state un’intuizione straordinaria, un’ispirazione dettata dallo Spirito a un Santo, il nostro Papa Giovanni Paolo II, per radunare i giovani di tutto il mondo in determinati momenti della loro vita e della loro età, per riaccendere la loro fede e far riscoprire loro il bisogno vero di incontrare gli altri e di camminare insieme nella gioia, da credenti che cercano Cristo Gesù e scoprono di appartenere a Lui. L’esperienza di fede permette di avere un orizzonte nuovo e di scoprire la dimensione dell’infinito e di dare un senso pieno e nuovo alla vita. Quando senti le testimonianze di ragazzi durante la Gmg, ti accorgi che chi accoglie Gesù nel cuore e si sente accolto da lui, cambia proprio sguardo e prospettiva. Le giornate mondiali sono strutturate con una gradualità nell’avvicinarsi al cuore dell’evento che è pedagogica. L’esperienza completa comprende generalmente due settimane: la prima in una diocesi in cui si è accolti a braccia aperte dai volontari e ospitati in centri di accoglienza e nelle famiglie. In quel frangente si prende conoscenza del luogo in cui si è e ci si fa guidare dagli ospiti alla scoperta di cultura e tradizioni del Paese attraverso momenti di festa, ma anche attraverso la celebrazione dell’Eucaristia e l’incontro con i vescovi e con i sacerdoti, per poter spezzare la parola e poterla spiegare per renderla attuale per la vita dei giovani. Nella seconda settimana ci si trasferisce sempre più vicino alla diocesi di riferimento dove le Gmg si completano con l’incontro con il Papa. Anche qui si è ospitati da famiglie e da centri per l’alloggio notturno. Il martedì avviene la messa di inizio con il cardinale della diocesi, altri cardinali e vescovi; una grande esperienza ecclesiale con centinaia di migliaia di giovani. La coreografia, i canti e il messaggio sono sempre segni molto forti. Il mercoledì, il giovedì e il venerdì mattina vengono proposte le tre catechesi nelle parrocchie di riferimento di accoglienza, tenute dai vescovi e seguite da un momento di lavoro a gruppi tra i ragazzi e la celebrazione dell’Eucarestia, con la possibilità anche di confessarsi. Il pomeriggio è generalmente libero per gli spostamenti in città e partecipare a proposte di animazione e culturali. Dopo la catechesi del giovedì, in serata, c’è l’accoglienza del Papa attraverso una cerimonia piena di colori, di festa e di musica in cui cinque giovani dei cinque continenti porgono un saluto al Papa che propone a sua volta un messaggio ai ragazzi partecipanti. Il venerdì, dopo l’ultima catechesi penitenziale, ci si prepara per vivere la via Crucis col Papa in città.

Gli ultimi due momenti sono nel weekend: il sabato è dedicato al saluto alle famiglie dei centri di accoglienza per poi incamminarsi a piedi verso il luogo in cui avverrà il pernottamento all’aperto, il sabato sera, durante la veglia con il Papa. La domenica mattina, dunque, la Messa finale col Santo Padre: momento davvero molto emozionante. Il Papa offrirà un messaggio profondo ai giovani che saranno chiamati a tornare nei propri Paesi, nelle proprie case, nei propri luoghi di vita, rinnovati e più audaci, più forti nella fede, pronti a camminare insieme, a vivere di momenti di fraternità con gli altri. Solo domenica sapremo dove si terrà la prossima Gmg e quale meta geografica dovremo raggiungere con i ragazzi in futuro.

Le attività dei giovani ticinesi
Con il gruppo ticinese siamo partiti la sera di venerdì 28 luglio e dopo 24 ore di viaggio abbiamo alloggiato a Viseu, a circa due ore da Fatima. Domenica abbiamo vissuto una giornata a Fatima accogliendo anche i 25 ragazzi che ci hanno raggiunto in aereo: abbiamo celebrato la messa internazionale e abbiamo invitato i ragazzi a riflettere sulla domanda «come sta la tua fede?». Dopo Fatima ci siamo quindi trasferiti a Tomar (cittadina di 40’000 abitanti, sovrastata da un castello templare), a un’ora e mezza da Lisbona (500’000 abitanti con una periferia di circa 2,5 milioni di abitanti), dove abbiamo trovato ospitalità in palestra e nelle famiglie.
Nel nostro gruppo vi sono più di 20 minorenni che abbiamo potuto ospitare in palestra con diversi giovani adulti e diversi maggiorenni, insieme a noi responsabili. Al termine di questa prima settimana, dobbiamo dire grazie ai volontari di Tomar, che ci hanno accolto. Questa mattina partiremo per il cammino verso il luogo della veglia e della messa col Papa dove trascorreremo la notte.
*Assistente spirituale della pastorale giovanile

La voce di alcuni ragazzi

Alcune impressioni su quanto vissuto lungo la settimana in Portogallo, giunte alla redazione in queste ore:

«Una finestra di speranza sul futuro, vedere le bandiere dei diversi Paesi sventolare tutte assieme». – Sarah Wolfer

«Da accompagnato ad accompagnatore attraverso le ultime Gmg, significa che questa esperienza cambia la vita e fa crescere il desiderio di condividerla con altri». – Dennis Pellegrini

«Nel periodo che si vive in questi giorni prima della Veglia, mi hanno impressionato tutto questo clima di festa e di fratellanza; mi sono piaciuti molto. Non vedo l’ora dei prossimi incontri con il Papa». – Nicolás Vega

«Mi piace molto il clima di amicizia che c’è nel gruppo,in cui ci si sente quasi come una grande famiglia. Mi piace molto anche il fatto di scambiare qualche parola con giovani da tutto il mondo». – Elia Fornera

«Provo un forte senso di fratellanza e comunità. È veramente incoraggiante e spettacolare vedere così tanti giovani che condividono la mia stessa fede con così tanta gioia». – Valter Valente

«Trovo estremamente interessante i vari approcci delle persone delle varie nazionalità e come il loro modo di comunicare sia sempre aperto». – Nicola Catenazzi

«Sono molto felice di questa esperienza: nuove amicizie e tante cose da fare». – Giacomo Scaffetta

«Una cosa che mi sta piacendo molto di questa Giornata mondiale della Gioventù è il fatto di poter conoscere moltissime persone di varie nazionalità e socializzare con tutti». – Stefano Minelli

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5 Agosto 2023 | 10:00
Tempo di lettura: ca. 4 min.
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