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Papa e Vaticano

Il Papa: azioni concrete per riparare agli orrori subiti dalle vittime di abusi

«Chiedere perdono è necessario, ma non basta». È un appello ad ascoltare, accompagnare e proteggere le persone che hanno subito abusi da parte di membri della comunità ecclesiale quello contenuto nel Video del Papa in lingua spagnola con l’intenzione di preghiera per il mese di mese di marzo. Francesco invoca «azioni concrete, per riparare agli orrori» ed evitare che si ripetano».

La Chiesa non può nascondere

Nel video diffuso attraverso la  Rete Mondiale di Preghiera del Papa, il Pontefice afferma: «La Chiesa non può cercare di nascondere la tragedia degli abusi, di qualunque tipo siano», deve essere un esempio «per aiutare a risolverli e per portarli alla luce, nella società e nelle famiglie».

Le vittime al centro

«È la Chiesa» infatti, secondo il Vescovo di Roma, «che deve offrire spazi sicuri per ascoltare le vittime, accompagnarle psicologicamente e proteggerle». «Di fronte agli abusi, specialmente quelli commessi da membri della Chiesa», dunque ripete ancora una volta: «Non basta chiedere perdono. Chiedere perdono è una cosa buona nei confronti delle vittime, ma sono loro che devono stare ›al centro’ di tutto». «Il loro dolore e i loro danni psicologici – prosegue – possono iniziare a guarire se trovano risposte».

Una risposta al dolore

Francesco avverte: «Non vanno nascosti nemmeno gli abusi in famiglia, nei club, in altri tipi di istituzioni». La preghiera del Papa è in particolare per «quanti soffrono a causa del male ricevuto da parte di membri della comunità ecclesiale: perché trovino nella Chiesa stessa una risposta concreta al loro dolore e alle loro sofferenze».

La luce e l’oscurità

Ad accompagnare le parole di Francesco questo mese c’è un video di animazione che la rete Mondiale di Preghiera ha realizzato insieme all’artista italiano Hermes Mangialardo: un racconto dai forti contenuti simbolici, giocato sul confronto tra luce e oscurità e mirato ad enfatizzare l’unicità di ogni vita e la sofferenza profonda causata dalle violenze subite. In una casa tende scure ostacolano l’ingresso della luce nelle varie stanze. Solo quando le tende si squarciano i raggi di sole illuminano l’interno e i fiori appassiti e feriti raffigurati sui quadri appesi alle pareti, cominciano lentamente a rialzarsi, portandosi dietro le proprie cicatrici. Quei quadri, spiega il comunicato stampa che accompagna il video,  simboleggiano l’opera d’arte che ogni vita rappresenta.

Vaticannews

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3 Marzo 2023 | 13:18
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