Ticino e Grigionitaliano

L'incontro, le relazioni forti, il cuore del Concilio sul mensile dell'Azione Cattolica ticinese

L’importanza dell’incontro, dell’incontrarsi è uno dei temi trasversali del numero di Spighe di Ottobre 2021. Si ritorna sui 100 anni dell’Unione femminile cattolica ticinese con la festa alla Montanina ma si riflette pure sulla necessità di incontrarsi e di gestire l’incontro in condizioni particolari che richiedono competenza: l’educazione, con il contributo di Anna Grandi che ribadisce un concetto importante: «Il bravo educatore sa che il suo compito consiste nell’insegnare la capacità del congedo: la sua opera avrà successo se l’alunno a un certo punto saprà proseguire da solo». Lara Allegri mentre informa sulle recenti scoperte legate all’Alzheimer ritornando sulla recente giornata mondiale di settembre, offre alcune indicazioni su come accompagnare chi soffre di questa patologia: «la persona malata non si sta allontanando in una nebbia – spiega l’autrice che lavora quotidianamente con pazienti con questa patologia – ma è sempre accanto a noi, che dobbiamo trovare delle strategie per poter essere al suo fianco nel modo migliore. Ogni malattia crea lontananze. Diventa allora importante avere qualcuno che prova, anche con competenza, anche affidandosi al mondo della ricerca, a gettare dei ponti». Il compito è proprio quello di non lasciare soli i pazienti e i loro parenti «stimolando una società più inclusiva e comprensiva». Di incontri narra anche Gianni Ballabio che propone un’intervista immaginaria ad uno dei due discepoli di Emmaus, Cleopa. I due incontrano Gesù risorto sul loro cammino verso casa, non lo riconoscono, gli riversano addosso tutta la tristezza che vivono in quel momento per la scomparsa del Maestro. «Quando l’angoscia disegna il vuoto – scrive Ballabio interpretando un’ipotetica risposta di Cleopa – c’è sempre all’angolo insperato di una buia strada di polvere, un viandante dolce e misterioso, forte e sublime. Attende o già cammina accanto… basta avere il coraggio di chiedergli «Resta con noi, Signore, perché si fa sera». In fondo anche questo è incontro e bisogno di relazione: quella vitale con Dio, talvolta insperata ma possibile per tutti. Su un tema particolarmente attuale ci intrattiene Giuseppe Zois: quello delle tecnologie e della pandemia. La pandemia che ha tracciato nuove frontiere, il tentativo delle tecnologie di avvicinarci, paradossalmente fa perdere i tratti identitari lasciandoci in balia di «forse», deboli speranze, figlie di questo tempo in salita, forse iniziato l’11 settembre di 20 anni fa. Davide De Lorenzi richiama il valore dell’incontro con il creato, la montagna, il silenzio, la vita di contemplazione come luogo dove vivere le parole del Salmo «Alle spalle e di fronte mi circondi e poni su di me la tua mano» (Sal 139,5). Il teologo Azzolino Chiappini ci porta a rivalorizzare ancora una volta il Vaticano II come auspicato punto di non ritorno, in una Chiesa che ha ancora molto da fare per assimilare la dimensione di Chiesa comunione e non piramide. Don Angelo Ruspini saluta la sesta lettera pastorale del vescovo Lazzeri e il processo sinodale mondiale avviato anche in Ticino ed esorta a «partecipare al Sinodo prendendo parte ai diversi gruppi che si raduneranno». Sì, perché essere Chiesa insieme è bello!

Redp

12 Novembre 2021 | 15:39
Tempo di lettura: ca. 2 min.
Condividere questo articolo!