Rosalba Bianchetto, coordinatrice di Missio, Svizzera Italiana
Diocesi

L'Amazzonia con le sue sfide sociali e spirituali è al centro della campagna di Missio

 

Sono diversi gli input che possiamo cogliere dalla prossima Campagna di Missio 2018 in occasione dell’Ottobre missionario. In primo luogo è l’Amazzonia peruviana la regione presentata da Missio. La scelta di questa regione è particolarmente d’attualità visto che Chiesa vivrà nel 2019 un Sinodo straordinario dedicato all’Amazzonia. Ne parliamo con la ticinese Rosalba Bianchetto, coordinatrice di Missio per la Svizzera italiana.

Rosalba Bianchetto, ci può spiegare qual è la proposta della Campagna di Missio 2018?

La Campagna dell’Ottobre missionario 2018 ci invita ad andare nel cuore dell’Amazzonia peruviana per conoscere una splendida regione ed i suoi abitanti. Il Perù non è solamente il paese degli altopiani conosciuti delle Ande, che ricoprono il paese da Nord a Sud, c’è anche l’Amazzonia, la foresta che rappresenta ben il 60% della superficie del paese. Si tratta di una regione immensa, accessibile unicamente con l’aereo o attraverso il fiume: l’acqua e la vegetazione rigogliosa sono gli elementi che la caratterizzano. Le popolazioni dei due Vicariati apostolici, Requena ed Iquitos, vivono in piccoli insediamenti lungo i fiumi che si snodano attraverso la foresta pluviale e sono confrontati con tante sfide: famiglie divise, mancanza di punti di riferimenti, mancanza di lavoro, problemi ecologici, isolamento… La Chiesa Amazzonica cerca e vuole far fronte alle tante problematiche della regione.  Per animare la vita religiosa ed ecclesiale nei villaggi lungo i fiumi, numerosi laici motivati, preparati e scelti dalle comunità stesse, svolgono un grande lavoro di apostolato in collaborazione con le religiose missionarie ed i pochi preti indigeni.

Che messaggio si pensa di trasmettere con questa scelta?

L’Amazzonia è anche crocevia di popoli e nazioni. La Campagna rammenta che «proprio uno dei tratti essenziali della Chiesa consiste nell’andare a cercare il dialogo con i popoli e le culture, esso permette un’apertura degli orizzonti. L’incontro crea lo scambio, la comprensione dell’altro, un mutuo arricchimento. Esso permette di capire che possiamo imparare gli uni dagli altri ed infine favorisce una comunità in movimento. Andando gli uni verso gli altri ci riconosciamo tutti figli dell’unico Padre».

La Campagna propone anche dei volti di testimoni dell’attività della Chiesa in una regione che sta aspettando un Sinodo dei vescovi straordinario, che si farà nel 2019. Ci può anticipare qualcosa? 

Un esempio di impegno che la Campagna di Missio propone è quello dell’insegnante Carmen Arevalo, da molti anni impegnata come coordinatrice dei «diritti umani» nel Vicariato di Iquitos, quindi colei che si occupa dei diritti economici, sociali, culturali e ambientali. Per lei il diritto all’alimentazione e all’identità sono di primaria importanza. Carmen spiega che  «la forza ed i messaggi che ci danno papa Francesco ci motivano. E anche, la forza che ci dà il nostro vescovo, che ci indica una linea a livello pastorale. Credo che una Chiesa per i poveri sia una Chiesa che deve andare al di là dei sacramenti. La Chiesa può combinare l’aspetto sacramentale e sociale. Come facciamo a tessere questo nel nostro vicariato per legare la forza dello spirito e la problematica propria della regione? Non è facile perché il nostro territorio è dispersivo. Le comunità sono lontane le une dalle altre. Ciò che m’ispira di più è il mio impegno di cristiana, come essere umano, e questa gioia che ci dà lo Spirito santo. Credo che quando fai le cose con piacere, questo fa parte di te e lo fai bene. Non ti poni degli ostacoli e, se ce ne sono, cerchi di superarli. È questo che ci motiva. Questa motivazione proviene dalla comunione che possiamo avere con Dio…».

Cosa può dirci degli appuntamenti nella Svizzera italiana che sono all’insegna del motto della Campagna 2018, che è «Prendi il largo?»

La celebrazione della Veglia missionaria di quest’anno in Ticino si farà venerdì 5 ottobre alle 19,30 sul battello che da Magadino, con la proposta di un giro sul lago Maggiore, durante la quale si presenteranno delle realtà di esperienze vissute in cui l’invito di Gesù  »prendi il largo» ha permesso di sperimentare la gioia della fiducia in Gesù, il coraggio di seguire il Suo invito per andare senza paura… La presenza del vescovo di Lugano Valerio Lazzeri aiuterà nello svolgimento. Poi ci sarà a Bellinzona un incontro sull’Amazzonia peruviana venerdì 19 ottobre alle 19 al Centro Spazio Aperto. Questa sarà una serata voluta per far incontrare tante persone legate dalla comune conoscenza del Perù e della sua gente. L’Organizzazione svizzera di Cooperazione allo sviluppo, Comundo, in particolare, porta una ricca rete di progetti e persone che nel corso di decenni hanno lavorato nelle comunità. La serata è un grande invito per le tante persone legate al popolo peruviano durante la quale, con la moderazione del giornalista Fredi Franzoni, focalizzare caratteristiche e problematiche di un grande Paese. Infine, la Giornata missionaria mondiale si celebrerà nelle singole parrocchie della Diocesi di Lugano e della Svizzera italiana il 21 ottobre. Nelle parrocchie i fedeli sono invitati a sottolineare durante dei momenti di preghiera e aggregativi in cui affrontare la tematica proposta dalla Campagna. In particolare si esorta a tenerne presente durante le celebrazioni liturgiche del 21 ottobre.

 

 

Rosalba Bianchetto, coordinatrice di Missio, Svizzera Italiana
27 Settembre 2018 | 06:16
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