Mons. Alain de Raemy
Ticino e Grigionitaliano

Incidente a Roma per il vescovo Alain, mons. Zanini celebra la Pentecoste in Cattedrale a Lugano

La solennità della Pentecoste in Cattedrale a Lugano, festa dello Spirito Santo e della nuova alleanza per i cristiani e del dono della Legge per gli ebrei, è stata celebrata da mons. Nicola Zanini al posto del vescovo Alain. Purtroppo – come è stato reso noto ad inizio della celebrazione – negli scorsi giorni, durante un soggiorno a Roma per l’Assemblea della Conferenza Episcopale Italiana, il vescovo Alain è inciampato ed è rovinosamente caduto a terra. È rientrato in Ticino ma ha bisogno di alcuni giorni di riposo, a causa delle diverse ferite riportate soprattutto al volto.

Il saluto del vescovo Alain trasmesso da mons. Zanini ai fedeli

Mons. Zanini si è fatto latore del saluto del vescovo ai fedeli. «Il vescovo – ha detto Zanini ad inizio funzione – mi ha chiesto quindi di portarvi il suo saluto e mi ha pregato di tranquillizzarvi sul suo stato di salute. In questi giorni di forzato riposo si unisce in preghiera e ricorda particolarmente  coloro che vivono la sofferenza a causa di malattie o incidenti. Da parte nostra gli auguriamo pronta guarigione per tornare presto, con il sorriso che abbiamo potuto apprezzare in questi mesi di permanenza nella Diocesi di Lugano, alle attività ordinarie per le quali tanto si sta impegnando».

Durante la celebrazione non è quindi mancato un momento in cui si è pregato per mons. Alain e tutte le persone ricoverate e malate.

L’omelia di Pentecoste

Mons. Zanini all’omelia ha ripercorso i sette doni dello Spirito Santo. «La sapienza che è la capacità di guardare alle cose così come le guarda Dio. Un dono che disseta dai nostri sguardi non capaci di andare più in là del nostro naso». L’intelletto «che è la capacità di scrutare la profondità di ogni cosa così da scoprire la verità che può guidare l’uomo. Un dono che ci disseta dalla nostra superficialità». Il consiglio «che è il dono che indica la via giusta così da orientarsi sicuramente verso il Signore. Un dono che disseta negli smarrimenti dei nostri deserti e ci aiuta a ritrovare la strada verso i pozzi di acqua vera che zampilla per sempre». La fortezza «che permette di stare in piedi e non cadere, aiutandoci nei nostri ostacoli, nelle tentazioni e persino nelle persecuzioni». La scienza «che aiuta a scoprire il perché delle cose. Lo Spirito disseta con questo dono per renderci capaci di non confondere le creature con il Creatore e ci aiuta così a leggere nell’altro il volto stesso del Signore». Lo spirito di pietà «che nasce là dove si è certi dell’amore del Padre e si esprime con gesti di tenerezza, di delicatezza, di rispetto verso chiunque è nel bisogno. Dono che ci disseta nei nostri percorsi troppo spesso autonomi e egoisti». Il timore di Dio, «che è il dono di chi sperimenta quanto è preziosa la presenza del Signore nella vita e per nessuna cosa al mondo è disposto a mercanteggiarla. «Solo Dios basta», direbbe santa Teresa», ha osservato Zanini. Quello della Pentecoste è un annuncio di gioia, un annuncio che rinnova la faccia della terra, come recita il Salmo responsoriale.

Gli auguri al vescovo Alain

Al termine della celebrazione sono stati rinnovati gli auguri di pronta guarigione all’amministratore Apostolico Alain de Raemy.

Red

Mons. Alain de Raemy | © Pierre Pistoletti
28 Maggio 2023 | 11:09
Tempo di lettura: ca. 2 min.
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