Fuggerei - Imagebilder für neue Website
Fotoaufnahmen Juni 2020
Internazionale

Il più antico complesso di case popolari ancora oggi luogo di accoglienza

di Cristina Uguccioni

In Germania, nella cittadina bavarese di Augsburg, sorge il «Fuggerei», il più antico complesso di case popolari del mondo: fondato nel Cinquecento, è tuttora abitato. Tenuto con grande cura, è costituito da 7 strade lungo le quali sorgono giardini e 67 case, che assicurano complessivamente 142 appartamenti, ciascuno di circa 60 metri quadrati.

Tutto comincia nel 1514, ad Augsburg, dove vive Jakob Fugger, un abilissimo commerciante e banchiere, convintamente cattolico, che appartiene a una delle famiglie più ricche e potenti d’Europa. Jakob, che vuole assicurare un alloggio dignitoso ai poveri della città, acquista alcune case con giardini e negli anni successivi fa costruire altri edifici: nel 1521 costituisce, anche a nome dei due fratelli, una Fondazione che dovrà gestire questo gruppo di case, il «Fuggerei». Jakob stabilisce che vi possano risiedere persone povere, cattoliche, residenti ad Augsburg, che si impegnino a pagare un fiorino renano all’anno di affitto e a recitare ogni giorno tre preghiere – il Padre nostro, l’Ave Maria e il Credo – per la famiglia Fugger. Poiché desidera assicurare continuità alla propria opera, dispone che alla propria morte il «Fuggerei» sia amministrato dai nipoti. Ed è ciò che avviene. I nipoti se ne fanno carico aggiungendo anche una chiesa cattolica e un giardino.

Secolo dopo secolo, il «Fuggerei» accoglie migliaia di persone povere: tra loro anche il bisnonno di Wolfgang Amadeus Mozart. Durante la seconda guerra mondiale, un bombardamento distrugge gran parte del quartiere mentre la maggioranza degli abitanti si salva rifugiandosi in un bunker (oggi trasformato in un museo) fatto costruire dalla famiglia Fugger. Dopo il conflitto il «Fuggerei» viene ricostruito dalla Fondazione istituita nel Cinquecento: sono anche edificati nuovi appartamenti. Esternamente gli edifici corrispondono a quelli andati distrutti mentre gli interni sono provvisti dei comfort più moderni. Al termine della ricostruzione il «Fuggerei» torna ad accogliere i poveri della città. Oggi i residenti sono 150: coppie, famiglie con figli, anziani, single. Le condizioni per vivere nel quartiere sono le medesime di 500 anni fa: bisogna essere cattolici, residenti ad Augsburg, possedere un reddito e un patrimonio molto modesti (esistono limiti precisi), avere cura dell’appartamento e impegnarsi per iscritto a recitare ogni giorno tre preghiere per la famiglia Fugger. Anche il canone di affitto è rimasto lo stesso: i residenti pagano l’equivalente di un fiorino renano, 0,88 euro all’anno. Inoltre devono farsi carico ogni mese delle spese accessorie che ammontano a 90 euro per gli adulti e 30 per i bambini. In questo complesso di case sono promosse diverse attività per i residenti: ad esempio, ogni martedì mattina viene organizzata per tutti la prima colazione mentre ogni giovedì pomeriggio è offerto un momento di svago con caffè e giochi.
Il «Fuggerei» non percepisce alcun finanziamento pubblico, viene gestito con i proventi derivanti dalla silvicoltura (la Fondazione della famiglia Fugger possiede foreste che si estendono per 3.200 ettari) e dall’attività turistica: nel «Fuggerei» è possibile visitare gli spazi museali e partecipare a iniziative ricreative e culturali che vengono organizzate durante l’anno.
In occasione del cinquecentesimo anniversario del «Fuggerei», la famiglia Fugger ha deciso di avviare il «Fuggerei Next500», un progetto che si pone l’obiettivo di ispirare e sostenere la realizzazione di moderne versioni del «Fuggerei» in tutto il mondo per aiutare chi vive nel bisogno a sentirsi al sicuro e a risollevarsi.

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11 Aprile 2024 | 20:44
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