Internazionale

I giovani italiani in sci a Davos per chiedere un altro clima

di Daniela Fassini

Hanno già scarponi e sci pronti. Fra due settimane partiranno da Sondrio e su è giù per le Alpi, lungo le piste innevate e i passi più impervi raggiungeranno Davos, in Svizzera, in tempo per il World economic forum, in programma dal 21 al 23 gennaio. Giovanni, Luca, Michele, Raffaele e Marco sono cinque amici con in comune la passione per la montagna. 

Quella montagna con i suoi ghiacciai che, per colpa delle emissioni inquinanti e del cambiamento climatico rischia di essere solo un bel ricordo quando i loro figli saranno adulti. Una spedizione tutta italiana, uno ‘skitour sostenibile’ a impatto zero. Per dimostrare ai grandi ‘inquinatori’ che si può e si deve cambiare. Per chiedere ai più importanti Ceo (amministratori delegati, ndr), come ogni anno, riuniti nella famosa località elvetica, di non badare più solo ai profitti ma ripensare al modello di business che rispetti il pianeta. «Il 2020 sarà l’anno dell’azione » spiega Giovanni Montagnani, 32 anni di Varese. Ingegnere e attivista dei Fridays for future, è lui il promotore della spedizione verde tutta italiana. «Abbiamo deciso che nel 2020 ognuno di noi farà un’azione dimostrativa, nella formula che preferisce». Continua a leggere su Avvenire.

2 Gennaio 2020 | 10:12
Tempo di lettura: ca. 1 min.
cop (1), davos (10)
Condividere questo articolo!