Il Papa durante la preghiera dell'Angelus
Papa e Vaticano

I cristiani non perdano la capacità di stupirsi

Lasciamoci «coinvolgere» da Gesù, «dono di Dio per noi», per muoverci al servizio verso i fratelli, secondo la nostra vocazione alla «missione evangelizzatrice» di annunciare Gesù. È la preghiera del Papa all’Angelus in Piazza San Pietro (qui il testo integrale), nel giorno della festa della Presentazione del Signore al tempio, in cui – ricorda – ricorre anche la Giornata della vita consacrata, che richiama il «grande tesoro» nella Chiesa di quanti seguono il Signore «da vicino», professando i «consigli evangelici».

Il Vangelo racconta che, quaranta giorni dopo la nascita, i genitori di Gesù portarono il Bambino a Gerusalemme per consacrarlo a Dio, come prescritto dalla Legge ebraica. E mentre descrive un rito previsto dalla tradizione, questo episodio pone alla nostra attenzione l’esempio di alcuni personaggi. Essi sono colti nel momento in cui fanno esperienza dell’incontro con il Signore nel luogo in cui Egli si fa presente e vicino all’uomo. Si tratta di Maria e Giuseppe, Simeone e Anna, che rappresentano modelli di accoglienza e di donazione della propria vita.

La capacità di stupirsi

Maria e Giuseppe, prosegue il Pontefice, si stupiscono delle cose che vengono dette di Gesù. Lo stupore è una «reazione esplicita» anche del vecchio Simeone, «che nel Bambino Gesù vede con i suoi occhi la salvezza operata da Dio in favore del suo popolo», quella salvezza che, aggiunge, «aspettava da anni». E la stessa cosa vale per Anna, perché si mette anch’ella a lodare Dio. Francesco la definisce una «santa chiacchierona», nel senso che «chiacchierava di cose buone», non di «cose brutte», cioè «annunciava» Gesù.

Queste figure di credenti sono avvolte dallo stupore, perché si sono lasciate catturare e coinvolgere dagli avvenimenti che accadevano sotto i loro occhi. La capacità di stupirsi delle cose che ci circondano favorisce l’esperienza religiosa e rende fecondo l’incontro con il Signore. Al contrario, l’incapacità di stupirci rende indifferenti e allarga le distanze tra il cammino di fede e la vita di ogni giorno. Fratelli e sorelle, in movimento sempre e lasciandoci aperti allo stupore!

Una preghiera per consacrati e consacrate

L’invocazione alla Vergine Maria è che ci aiuti a contemplare ogni giorno in Gesù il «Dono di Dio per noi», e a lasciarci «coinvolgere da Lui nel movimento del dono», con «gioioso» stupore, perché tutta la nostra vita diventi una lode a Dio «nel servizio dei fratelli». Quindi dopo la recita dell’Angelus, il Papa ricorda l’odierna Giornata della vita consacrata e chiede una preghiera e un applauso a tutti i consacrati e consacrate.

Vorrei che tutti noi insieme in Piazza pregassimo per i consacrati e le consacrate che fanno tanto lavoro e tante volte di nascosto.

Oggi in Italia la Giornata per la Vita

Al termine della preghiera dell’Angelus, in occasione della Giornata della Vita consacrata che si celebra oggi in tutta Italia, sul tema «Aprite le porte alla vita», ha ribadito l’impegno «di custodire e proteggere la vita umana dall’inizio fino al suo naturale termine» e per questo è necessario «contrastare ogni forma di violazione della dignità, anche quando è in gioco la tecnologia o l’economia, spalancando le porte a nuove forme di fraternità solidale». Il Papa si associa così al Messaggio dei vescovi della Conferenza episcopale italiana:

Oggi si celebra in Italia la Giornata per la Vita, che ha come tema «Aprite le porte alla vita». Mi associo al Messaggio dei Vescovi ed auspico che questa Giornata sia un’occasione per rinnovare l’impegno di custodire e proteggere la vita umana dall’inizio fino al suo naturale termine. È necessario, altresì, contrastare ogni forma di violazione della dignità, anche quando è in gioco la tecnologia o l’economia, spalancando le porte a nuove forme di fraternità solidale. Oggi, nella Giornata della vita consacrata, vorrei che tutti noi insieme in piazza pregassimo per i consacrati e le consacrate che fanno tanto lavoro e tante volte di nascosto. Preghiamo insieme. [Ave Maria] E un applauso ai consacrati e alle consacrate!

Vatican News/red

Il Papa durante la preghiera dell'Angelus | © Vatican Media
2 Febbraio 2020 | 14:25
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