Francesco a Scalfari: «Solidarietà da Benedetto. Il caso è chiuso»

Ratzinger e il cardinale Sarah, il libro non autorizzato e il celibato dei preti… dopo giorni a parlare e leggere le vicende che ci giungono dal Cupolone (vedi Benedetto XVI ritira la firma del libro), oggi è Francesco a parlare e lo fa attraverso la penna di Eugenio Scalfari, fondatore di Repubblica e amico ormai da anni del Pontefice argentino. Una intervista che oggi occupa la prima pagina del quotidiano italiano.

Bergoglio pone così fine alle polemiche sul matrimonio dei preti esplose dopo la pubblicazione del libro del cardinale Sarah.

Papa Francesco ha raccontato, scrive Scalfari, che «Ratzinger ha fatto sapere di non essersi schierato affatto con il cardinale Sarah né di avere mai autorizzato un libro a doppia firma con lui. Benedetto ha dunque fatto arrivare a Francesco tutta la sua solidarietà». Il fondatore di Repubblica ha già intervistato diverse volte Papa Francesco, e c’è stata discussione su questi colloqui dopo che in tre occasioni – nel novembre 2013, nel luglio 2014 e nel marzo 2018 – l’ufficio stampa del Vaticano aveva smentito i virgolettati attribuiti al Papa. Scalfari aveva ammesso che la sua era una ricostruzione avvenuta a posteriori.

«Oppositori al mio pontificato? Fenomeno normale»

Scalfari racconta di aver chiesto al Papa la sua reazione all’esistenza di un gruppo all’opposizione del suo pontificato. «C’è sempre qualcuno contrario in un’organizzazione che abbraccia centinaia di milioni di persone in tutto il mondo», ha spiegato Francesco a Scalfari. E «quel poco o tanto che resta in piedi di oppositori va considerato un fenomeno abbastanza normale in strutture del genere».

Migrazioni, «il meticciato c’è sempre stato»

Sui temi di attualità, la conversazione ha toccato il tema delle migrazioni. «Il meticciato c’è sempre stato», dice Papa Francesco. «Si tratta di popoli che cercano in giro nel mondo luoghi e società in grado di ospitarli. In questo modo i popoli della nostra specie tendono a creare un popolo nuovo dove le qualità e i difetti dei popoli originari concorrono a produrne uno che si spera sia migliore». E sul clima: «È uno dei temi di maggiore interesse del quale tutti dobbiamo farci carico».

Sulla vicenda segnaliamo infine il commento di Alberto Bobbio, apparso oggi tra le pagine de L’Eco di Bergamo.

Agenzie/red

16 Gennaio 2020 | 16:10
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