Cadro
Ticino e Grigionitaliano

Don Samuele Tamagni condannato: «Pena giusta, quello che ho fatto è grave»

«È la pena giusta per quello che ho fatto, che è grave». Parole di don Samuele Tamagni, condannato stamattina – 9 marzo – alle Criminali di Lugano a 33 mesi di carcere, di cui 6 da espiare, per appropriazione indebita, truffa, amministrazione infedele aggravata, falsità in documenti e riciclaggio. Il parroco di Cadro ha sottratto più di 800 mila franchi (di cui 125 mila nel frattempo restituiti) ai genitori, alla Parrocchia, a un legato da lui amministrato e alla Fondazione Tamagni.

In gran parte (mezzo milione) il denaro era impiegato per finanziare un amico con cui aveva una relazione e che impiegava il denaro per il gioco d’azzardo. Un amico (condannato con un processo separato a venti mesi sospesi) che gli chiedeva soldi in modo regolare e insistente e a cui il prete non riusciva a dire no, fino al punto in cui non aveva più retto al peso dei suoi errori e si era presentato spontaneamente in Procura. Durante il dibattimento, celebrato con la formula del rito abbreviato, il giudice Mauro Ermani ha più volte invitato l’imputato a farsi aiutare dal punto di vista psichiatrico, in modo da non ricadere in futuro negli stessi errori.

Fonte cdt.ch

Cadro | © wikipedia
9 Marzo 2022 | 18:01
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