Ticino e Grigionitaliano

Dal Ticino una mano tesa verso l’Africa

Si è tenuto sabato 11 giugno, presso il Centro civico di Arbedo, l’Assemblea annuale dell’Associazione «Svizzera Sud Sudan». Il suo attuale Presidente nonché fondatore è don Adam Kowalik.

Di origini polacche e oggi parroco di Castagnola, il suo percorso vocazionale lo ha portato nel tempo a incrociare Paesi e culture molto diverse tra loro. In Ticino arriva 14 anni fa per studiare Diritto canonico. «Iniziò per me da quel momento – ci racconta – la carriera di giudice nei tribunali ecclesiastici: per 3 anni, dal 2008, presso il Tribunale della Diocesi di Lugano e, in seguito, fino ad ora presso il Tribunale di appello di Friborgo. Ma, ricordandomi di esperienze vissute in varie parti del mondo, rimaneva in me un sogno: aiutare i più deboli». A questo punto – siamo nel 2017 – scatta in lui qualcosa: «Sentivo che dovevo assolutamente fare qualcosa di concreto, di utile. Mi ero nel frattempo recato in Sud Sudan diverse volte, anche in periodo di guerra civile, trovando sempre un Paese estremamente povero: strade inesistenti, fame, malattie».

Durante il primo viaggio la sua guida fu l’italiano padre Christian Carlassare. «Allora non potevamo saperlo, ma di lì a qualche anno sarebbe diventato il più giovane vescovo del mondo», racconta. Da quel momento la collaborazione con il vescovo Carlassare sarà strettissima: «Solo nella sua diocesi, abbiamo costruito 4 pozzi. Nel resto del Paese abbiamo costruito orfanotrofi per i bambini vittime della guerra civile e, soprattutto, tante scuole, dato che solo il 40% della popolazione giovanile, si stima, frequenti attualmente una scuola, a causa della carenza di strutture». A questo problema si aggiunge quello climatico: «La stagione delle piogge, con i cambiamenti climatici, è diventata lunghissima, da aprile a ottobre. Per cui cerchiamo di procurarci anche dell’approvvigionamento per la gente del posto». Con il tempo don Adam e l’Associazione hanno poi avvertito il bisogno di ampliare il loro raggio d’azione: «Per scelta l’Associazione si occupa di Paesi emergenziali. I nostri membri sono oggi 54 e, durante la pandemia, gli aiuti sono anche andati in Brasile, dove per molti anni sono stato parroco». Infine, mesi fa, lo scoppio della guerra in Ucraina: «Un altro appello per noi ad agire. Mettendoci in contatto con la gente del posto, abbiamo capito che una grande emergenza era costituita dalla mancanza di generatori elettrici, soprattutto per far funzionare scuole e ospedali. Abbiamo fatto tre viaggi partendo dal Ticino con il rifornimento. In questi giorni sono di rientro dal terzo viaggio: abbiamo portato sul posto anche delle auto ambulanze. Ci affidiamo molto al lavoro della Chiesa locale, che ci aiuta a consegnare la merce, sicuri che arriverà a destinazione».

Per eventuali donazioni all’associazione: «Associazione Svizzera Sud Sudan» (ASSS), c/o Kowalik don Adam, Piazza S. Giorgio 1, 6976 Castagnola, IBAN CH90 8080 8006 1876 9221 3.

Ulteriori informazioni sui progetti passati e in atto sul sito dell’associazione

17 Giugno 2022 | 06:39
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