Ticino e Grigionitaliano

Dal Festival della Dottrina sociale un patto per il futuro

«C’è una nobiltà nell’avviare processi i cui frutti saranno raccolti da altri». Questa frase che interpreta il presente come evoluzione e punta a progettare un futuro, l’ha pronunciata papa Francesco nel videomessaggio ai partecipanti al recente Festival della Dottrina sociale tra i quali le 16 organizzazioni di ispirazione cristiana della Rete Laudato si’ della Svizzera italiana. La Rete istituita nella Svizzera italiana si inserisce così nel movimento mondiale ispirato dalle encicliche «Laudato si’» e «Fratelli tutti» di papa Bergoglio che vuole ripensare l’economia e la socialità. Imprenditori e imprenditrici del Ticino hanno partecipato e seguito gli eventi online proposti dalla Rete per il festival. Ma il «nobile processo avviato», per riprendere le parole del Papa, almeno a Lugano, è stato anche quello di scommettere con il tema scelto «Giustizia oltre i confini. Per una Svizzera più responsabile e solidale» e con l’impegno concreto profuso in questi mesi dalle 16 organizzazioni per l’iniziativa delle multinazionali responsabili. Oltre il risultato immediato raggiunto, che in Ticino non può assolutamente essere considerato negativo, la Rete ha avviato un processo di cambiamento che guarda ad un futuro.

La «carta dei valori»
Al futuro punta allora la «Carta dei valori» sottoscritta dalle 16 organizzazioni della Rete Laudato si’ della Svizzera italiana. L’agile documento con il quale queste organizzazioni si impegnano, risponde all’appello di Bergoglio affinché il compito a prendersi cura del futuro del pianeta e dell’umanità diventi sempre più un principio per fare economia, per vivere le istituzioni e per agire come società civile, creando una comunità inclusiva. Il professor Markus Krienke, docente di etica alla Facoltà di teologia e direttore della Cattedra Rosmini, ha coordinato la redazione della carta dei valori della Rete Laudato si’. «Questa carta rappresenta un impegno preciso con il quale tutti i firmatari si identificano – le associazioni, gli imprenditori, e anche il vescovo e il sindaco di Lugano: abbattere quei confini che la società ha costruito intorno alla giustizia, entrati nel nostro modo di pensare, per mettere al centro la persona, la solidarietà e la sostenibilità. La carta – continua Krienke – è aperta a chiunque volesse sottoscriverla». Una carta che a Lugano in Svizzera come nelle altre città, sedi in Italia del Festival della dottrina sociale, costituisce la roadmap di coloro che vogliono impegnarsi per il bene comune. Ma parlare di società civile ed economia nella prospettiva di un futuro con paradigmi rinnovati, chiede di guardare anche all’altro evento ispirato al magistero di Bergoglio e alla tradizione francescana dell’economia: l’Economy of Francesco che ha riunito online oltre 2000 imprenditori della nuova generazione e tantissimi studenti di economia.

La voce dei giovani
Tra loro la ticinese Valery Baggi, che frequenta un master in socioeconomia a Ginevra. «Ho trovato nell’Economy of Francesco una grande corrispondenza con le domande sul cambiamento che ci poniamo noi studenti in economia. Oltre l’evento online dei giorni scorsi, abbiamo lavorato nei mesi precedenti in villaggi virtuali tematici con studenti di tutto il mondo, partecipando a tantissime conferenze e confrontandoci con esperti provenienti da campi diversi. Sappiamo infatti che il nostro stile di vita ha una ripercussione sul sistema economico e viceversa. Il confronto con vari ambiti ci aiuta a capire come arrivare ad un nuovo sistema più sostenibile ed equo». Domande queste che giovani come Valerie affrontano nelle aule dei master e che trovano nella rete messa in atto dall’Economy of Francesco un processo di idee valido per progettare un futuro diverso.

Una mappa dai valori universali
Le 16 organizzazioni della Rete Laudato si’ hanno firmato la «carta dei valori» presentata a Lugano al termine del festival della dottrina sociale. Esse sono: ABSI, ACLI, Alliance Sud, Azione Cattolica Ticinese, Caritas Ticino, Cattedra Rosmini, Centro Culturale L’Incontro, CMSI, ComEc, Lepontia cantonale, Missio, OCST, Osservatore Democratico, Sacrificio Quaresimale, Unione cristiana imprenditori Ticinesi, Unione Femminile cattolica ticinese. Queste organizzazioni si impegnano a: «Mettere al centro la persona nelle nostre istituzioni e a promuovere una cultura della dignità umana, della condivisione e delle pari opportunità; realizzare la solidarietà tramite il lavoro delle associazioni e nelle realtà imprenditoriali, assumendosi ciascuno la propria responsabilità; valorizzare il contributo di ogni realtà sociale ed imprenditoriale purché finalizzato al bene comune; salvaguardare l’ambiente e riconoscere i diritti di tutti anche nel nostro territorio cantonale; diffondere una nuova idea civile e sociale di economia fondata sui principi di reciprocità e fraternità nella quale il profitto – che va ricercato nel rispetto di chi contribuisce a produrre ricchezza – viene ridistribuito non fra pochi azionisti, ma tra coloro che partecipano col proprio lavoro a raggiungerlo e nella società civile dove l’impresa è inserita e opera; promuovere l’informazione sulle buone e nuove pratiche che le imprese o le istituzioni – in qualità di agenti del cambiamento – hanno posto in essere, con generosità e lungimiranza, per migliorare il proprio impatto sull’ambiente, sulle relazioni con i propri collaboratori e a favore del rispetto della parità di genere in ogni campo e, in particolare, in quello salariale; realizzare il principio dell’inclusione che deve aiutarci, prima di tutto, a ritrovare le forze per ricostruire quel patto tra generazioni che si è incrinato, se non ormai già ridotto». Chi è interessato alla «carta dei valori» può scaricarla dal sito di catt.ch. Per informazioni contattare il coordinamento della rete ai seguenti email: alessandrosimoneschi@me.com oppure krieke@rosmini.de.

Scarica e firma la «Carta dei valori»:

Cristina Vonzun

7 Dicembre 2020 | 07:50
Tempo di lettura: ca. 3 min.
Condividere questo articolo!