La chiesa evangelica di Lugano.
Ticino e Grigionitaliano

«Coscienza, riconoscenza e azione»: un’occasione di riflessione interculturale

Formare la coscienza come via autentica all’essere umano e perciò come antidoto a moralismi, ideologie e populismi sempre più contrassegni del nostro tempo: ecco l’esercizio antico, insegnato dalla Bibbia e dalla filosofia, sul quale Ernesto Borghi e Franco Buzzi indagano nel loro recente libro «Coscienza, riconoscenza e azione» che sarà presentato il 12 marzo a Lugano. Il libro è una protesta contro una cultura che riduce le decisioni, cioè l’impegno della nostra libertà, a mere scelte di carattere occasionale, e che proprio per questo non è più capace di riconoscere l’altro nelle sue più intime convinzioni. Per questo motivo avvertiamo ormai la sempre più evidente incapacità di costituire una vera comunità pur nella molteplicità delle affermazioni culturali, religiose e morali.
Specialmente nei dibattiti intorno all’identità sessuale e forme alternative di famiglia emerge come i temi morali più dibattuti sono intimamente connessi alle questioni della nostra identità personale che si costituisce, come i due autori descrivono, proprio tramite la coscienza. Questioni di identità, nella tensione tra scelte passate e le possibilità aperte del futuro, ci hanno interrogati anche durante i due anni del Covid. Inoltre abbiamo sperimentato come la nostra identità non si lascia dividere dalla relazione agli altri. Ecco perché coscienza, riconoscenza e azione, per i nostri autori, formano un’unità. Ed è oltremodo significativo che sia per la Bibbia che per la filosofia moderna, la coscienza conduce ad una profondità delle nostre decisioni dove ogni singolo prende – ne sia cosciente o no – una posizione nei confronti dell’assoluto cioè di Dio. La coscienza ci porta quindi dal «qualunquismo» di una società che offre sempre meno alla ricerca dell’identità di ciascuno, alla consapevolezza che possiamo essere liberi solo nella misura in cui ci distanziamo dal «si dice così, si fa così» e comprendiamo le nostre decisioni in una prospettiva «dell’assoluto». La stessa tradizione cattolica ha frainteso per molto tempo la morale come «misura» moralistica della coscienza, mentre è proprio al contrario: la coscienza è il luogo della ricerca autentica della morale che si realizza nella realizzazione dell’identità di ogni persona in relazione con gli altri e con l’assoluto. Nella coscienza la libertà si rivela come amore autentico dell’altro, per cui «avere coscienza è un modo di vivere responsabilmente». Ed è così che si genera non solo il carattere vincolante della coscienza, ma anche la capacità di tolleranza che accetta l’altro proprio quando nelle sue più intime convinzioni non corrisponde alle mie.
Certo, un trattato sulla possibilità di costruire una comunità veramente libera proprio perché basata sul riconoscimento dell’altro e la ricerca del bene non può che essere di inaspettata e triste attualità dal momento in cui l’Europa trova il conflitto tra Russia e Ucraina alle proprie porte. Nella coscienza sentiamo le violazioni di diritti e umanità, e ci sentiamo spinti verso manifestazioni e azioni di solidarietà. Questo capitolo di riflessioni, non contenuto nel libro, sarà aggiunto il 12 marzo…

Markus Krienke,
Docente di etica alla FTL

A Lugano il 12 marzo

Si terrà sabato 12 marzo, dalle 9.30 alle 12.30, presso la Chiesa Evangelica Riformata in Viale Cattaneo 2 a Lugano, l’incontro «Per una coscienza umana attiva oggi. Prospettive e riflessioni» organizzato dalla Cattedra «Antonio Rosmini». Il programma prevede un’introduzione del prof. Markus Krienke (filosofo, FTL, Cattedra Rosmini), seguita dalla tavola rotonda «Alle radici della coscienza etica: confronti e interpretazioni» con Lina Bertola (filosofa); Ernesto Borghi (biblista, presidente ABSI); Franco Buzzi (teologo, Biblioteca e Pinacoteca Ambrosiana di Milano). Nella seconda parte della mattina la Tavola rotonda «Che cosa significa essere consapevoli oggi? Giustizia e salute nella cultura di oggi». Intervengono: Antonietta Cargnel (già primaria di malattie infettive, Ospedale «Sacco» di Milano); Paolo Bernasconi (magistrato). Per partecipare: markus.krienke@teologialugano.ch. È necessario il Covid Pass.

La chiesa evangelica di Lugano.
7 Marzo 2022 | 07:37
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