Lugano: Chiesa Santa Maria degli Angioli.
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Come salvaguardare gli oggetti di pregio diocesani: le linee guida dell'Ufficio dei beni culturali cantonali

L’emergenza sanitaria legata al COVID-19 ha portato le Autorità federali e cantonali a imporre delle regole d’igiene accresciuta e delle misure di contenimento straordinarie per gli spazi pubblici. In questo senso anche i beni culturali diocesani (edifici, opere d’arte, vasi sacri, paramenti,…) devono essere considerati con particolare attenzione in ragione dei materiali peculiari di cui sono costituiti e del loro valore storico e artistico. Per aiutare alla loro salvaguardia, il servizio monumenti dell’Ufficio dei beni culturali cantonali ha preparato alcune linee guida rivolte anche alle singole comunità parrocchiali.

Ecco alcune indicazioni:

  • Gli oggetti manipolati saltuariamente possono essere, sulla base dello stesso principio, depositati in un ambiente confinato e protetto per 14 giorni così da essere nuovamente sicuri.
  • È vivamente consigliato impedire l’accesso a parti architettoniche e a oggetti di pregio la cui fruizione non è indispensabile, quali cappelle laterali, acquasantiere, ecc.
  • È vivamente consigliato riporre temporaneamente gli oggetti di uso imprescindibile, quali per esempio quelli legati alla liturgia, se preziosi e/o antichi in un luogo protetto e sostituirli con altri di fattura recente e di minor pregio e che si possano pulire in modo più semplice. Nel caso ciò non sia possibile, prima dell’uso procedere con la disinfezione delle mani utilizzando prodotti a base esclusivamente alcolica, meglio se liquidi, che non creano interazioni dannose nel contatto con oggetti in metallo, vetro, ceramica, terracotta e fibre tessili, o con acqua e sapone neutro.
  • La pulizia dei punti di contatto quali panche, piani di appoggio, balaustre, pavimenti, potrà essere compiuta con un panno monouso o lavabile a una temperatura superiore ai 60°C, dapprima inumidito con acqua e un sapone neutro (valore di pH =7), facilmente reperibile in commercio, e ripassando in seguito la superficie con un altro panno inumidito
    di sola acqua.
    In alternativa, le superfici possono essere nebulizzate con la miscela di acqua e sapone, facendo attenzione a non produrre gocce e a non spruzzare inavvertitamente opere d’arte nelle vicinanze (dipinti, sculture, altari, ecc.), e in seguito risciacquate con un panno inumidito di sola acqua.
    Per non danneggiare le superfici è importante non esagerare con la quantità di acqua (non lasciare zone bagnate alla fine del trattamento) né con quella di sapone.
  • Vetro e metallo non verniciato moderni possono essere puliti con una miscela di acqua e alcool etilico con una percentuale di alcool del 70% (es.: 400 ml di alcool denaturato a 90° diluiti in 100 ml di acqua).
  • Le opere d’arte quali dipinti, sculture, busti in argento, altari in stucco, paliotti, ecc., non devono in nessun caso essere disinfettate né pulite come indicato sopra né con altri mezzi o prodotti. Non è necessario perché non sono toccate né utilizzate. Gli interventi sulle opere d’arte devono in ogni caso essere eseguiti unicamente da restauratori di
  • beni culturali e previo accordo con l’Ufficio dei beni culturali.

Le linee guida sulla disinfezione e pulizia dei beni culturali

Leggi anche: Verso la riapertura: il piano di protezione con le misure di sicurezza pubblicato dalla diocesi

Lugano: Chiesa Santa Maria degli Angioli.
7 Luglio 2020 | 18:00
Tempo di lettura: ca. 2 min.
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