Gli autobus di Bienne riportano versetti della Bibbia
Svizzera

Bienne: la pubblicità religiosa sugli autobus non è vietata

Il Consiglio comunale di Bienne ha deciso che il divieto generale di pubblicità religiosa sui trasporti pubblici è incostituzionale. Questo invalida di fatto un intervento trasversale che chiedeva tale divieto nel 2019.

La pubblicità religiosa è protetta dalla libertà di espressione e dalla libertà di credo e di coscienza, secondo la Costituzione svizzera. Questa è la conclusione a cui è giunto il Consiglio comunale di Bienne, rivelata l’11 febbraio 2023 dai media Bieler Tagblatt e ArcInfo. Le informazioni saranno trasmesse nella prossima riunione del Consiglio del 22 febbraio.

Minacce di morte

La richiesta di divieto era stata lanciata da Mohamed Hamdaoui, eletto al parlamento della città di Bienne, ricorda Le Matin Dimanche. È rimasto indignato dalla pubblicità dell’agenzia cristiana C, con sede a Lyss (BE). Tali pubblicità sui veicoli pubblici sono per me vergognose», ha dichiarato il rappresentante eletto a lematin.ch nel 2018. Non fanno altro che rinfocolare inutili tensioni religiose». Mohamed Hamdaoui aveva anche denunciato la mancanza di trasparenza sull’origine della pubblicità. Il politico socialista ha ricevuto centinaia di messaggi relativi al suo approccio, tra cui insulti razzisti e minacce di morte.

In futuro, le autorità di Bienne contano su un accordo che consenta alle aziende di esprimersi sulla pubblicità controversa. La Société générale d’affichage (SGA), che gestisce tutte le richieste a Bienne, dovrà consultare il TPB quando una richiesta pubblicitaria è considerata «sensibile». (cath.ch/ag/arch/rz/ traduzione catt.ch)

Gli autobus di Bienne riportano versetti della Bibbia | © dr
15 Febbraio 2023 | 11:33
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