Ticinesi alla Macerata Loreto del 2023
Ticino e Grigionitaliano

Anche i ticinesi tra i 60 mila pellegrini della Macerata Loreto

«Chi cerchi?». È questa la domanda che ha guidato e sostenuto i passi dei circa 60mila pellegrini che, nella notte tra il 10 e l’11 giugno 2023, si sono messi in cammino da Macerata a Loreto, rispettando una tradizione lunga quarantacinque anni. Al pellegrinaggio hanno partecipato una cinquantina di ticinesi scesi in bus. Un atto che si è aperto, stavolta, nel ricordo indelebile di san Giovanni Paolo II che, nel 1993, assieme al fondatore di Cl, don Luigi Giussani. Memorabile la tenerezza di quella occasione in cui Woytjla consegnava ai giovani il simbolo che guida ancora oggi il Pellegrinaggio: «Ora affido a voi, cari giovani, la croce che vi farà da guida nel vostro pellegrinaggio al Santuario di Loreto. Imparate dall’esperienza di questa notte a seguire, anche sulle strade del vostro quotidiano cammino, la croce di Cristo, nella quale è salvezza, vita e risurrezione», disse il papa polacco. Scampato alla pandemia e rimodulato negli ultimi tre anni secondo formule alternative a motivo delle disposizioni sanitarie imposte dal Covid, il tragitto notturno che, tra le campagne marchigiane, collega la Civitas Mariae alla Santa Casa lauretana, è ritornato ad attrarre partecipanti da ogni parte d’Italia e dall’estero – con circa 200 pullman – e convenuti allo stadio maceratese «Helvia Recina», dove si è celebrata la consueta messa e l’accensione della Fiaccola della Pace. Fiaccola che, nell’ultima Udienza in piazza san Pietro, ha ricevuto una benedizione particolare da parte di Papa Francesco, prima del ricovero al Policlinico «A. Gemelli».

Tra le voci e le testimonianze di questa edizione, quella dell’arcivescovo cattolico di Mosca, Paolo Pezzi. 28 i km percorsi a piedi nella notte dai pellegrini, dallo stadio di Macerata fino a Loreto. Nitide le intenzioni che hanno scandito la strada: la pace in Ucraina, gli alluvionati dell’Emilia Romagna e delle Marche e, ovviamente, la pronta guarigione del Santo Padre. Nella notte, intervallate dai canti, dalla recita del Rosario e da spazi di silenzio, le tante testimonianze a raccontare le esperienze, le fatiche, le sofferenze e i sogni che albergano nell’animo. All’arrivo all’alba della domenica – con diretta trasmessa su Tv2000 -, con l’accoglienza del card. De Donatis e mons. Fabio Dal Cin, arcivescovo prelato di Loreto, l’immagine che più di ogni altra rappresenta il Pellegrinaggio nell’immaginario collettivo: il fiume di gente che, con migliaia di scarpe, cappelli colorati e striscioni, invade la discesa di Montereale, a Loreto, con la statua della Beata Vergine ad «abbracciare» ogni pellegrino che, in questa epoca sofferta di incertezze e sfiducia, pieno «di forza, di grazia e di gloria», cerca realmente il Signore.

fonte: sir/red

Ticinesi alla Macerata Loreto del 2023 | © catt
12 Giugno 2023 | 13:57
Tempo di lettura: ca. 2 min.
Condividere questo articolo!