72 istituzioni religiose nel mondo vogliono ridurre l'uso dei combustibili fossili

Martedì, cinque giorni prima della 26a Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici a Glasgow, le istituzioni religiose di tutto il mondo si sono unite per il più grande annuncio di disinvestimento congiunto di sempre. In totale, 72 istituzioni religiose nei sei continenti con oltre 4,2 miliardi di dollari di attività gestionali combinate hanno annunciato il loro impegno a disinvestire dai combustibili fossili. Le azioni profetiche delle istituzioni seguono il recente appello di Papa Francesco e di altri leader religiosi ai governi mondiali di affrontare questa «crisi ecologica senza precedenti» in vista della COP26. L’annuncio di martedì mostra che un numero crescente di istituzioni cattoliche sta rispondendo alla recente raccomandazione del Vaticano di disinvestire dalle compagnie di combustibili fossili e investire in soluzioni per il clima.

Tomás Insua, Direttore Esecutivo del Movimento Laudato Si’ ha dichiarato: «Le persone di fede stanno disinvestendo su larga scala da carbone, petrolio e gas sporchi, chiedendo al G20 di Roma di concludere finalmente che non c’è futuro per il finanziamento dei combustibili fossili. Come ha detto Papa Francesco: «Basta con la sete di profitto da parte dell’industria dei combustibili fossili che guida la distruzione della nostra casa comune».

L’annuncio del disinvestimento mondiale arriva da istituzioni religiose in Australia, Irlanda, Italia, Kenya, Nepal, Perù, Ucraina, Regno Unito, Stati Uniti e Zambia. Le istituzioni partecipanti includono la Conferenza dei Vescovi Cattolici della Scozia; il Central Finance Board della Chiesa Metodista nel Regno Unito; la Chiesa Presbiteriana del Galles; la Chiesa Presbiteriana in Irlanda; Università cattoliche negli Stati Uniti e nel Regno Unito; le Suore della Carità dell’Australia; Caritas Nepal; 15 diocesi cattoliche in Inghilterra, Scozia e Irlanda; due diocesi della Chiesa d’Inghilterra; 19 chiese della Chiesa greco-cattolica in Ucraina e il movimento religioso buddista Soka Gakkai International – Regno Unito.

Giovedì 28 ottobre, durante un webinar speciale, il vescovo Bill Nolan, coordinatore del settore Ambiente della Conferenza dei vescovi cattolici della Scozia, condividerà il motivo per cui «parlare apertamente non è sufficiente, è necessaria un’azione» e come «lo status quo non è accettabile».

26 Ottobre 2021 | 17:56
Tempo di lettura: ca. 1 min.
Condividere questo articolo!