Papa Giovanni Paolo I.
Papa e Vaticano

42 anni fa moriva Giovanni Paolo I: un Papa da riscoprire

Fabio Colagrande – VATICAN NEWS

La notte del 28 settembre 1978, esattamente 42 anni fa, Giovanni Paolo I moriva improvvisamente in Vaticano mettendo fine al suo Pontificato iniziato solo 34 giorni prima, il 26 agosto. Questo 42° anniversario della scomparsa di Albino Luciani, Pontefice per cui è in corso la causa di beatificazione e canonizzazione, ricorre nell’anno in cui Papa Francesco ha voluto istituire una Fondazione vaticana con lo scopo di approfondirne la figura, il pensiero e gli insegnamenti. A presiederla c’è il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, che ha definito Papa Giovanni Paoli I «un punto di riferimento nella storia della Chiesa universale, la cui importanza è inversamente proporzionale alla durata del suo brevissimo pontificato». Secondo Parolin, Papa Luciani è stato «un vescovo che ha vissuto l’esperienza del Concilio Vaticano II, l’ha applicato e ha fatto progredire la Chiesa lungo le strade da essa indicate».

Del consiglio d’amministrazione della Fondazione fa parte anche Lina Petri, figlia di Antonia Luciani, la sorella di Papa Giovanni Paolo I. Ai microfoni di Radio Vaticana la nipote di Papa Luciani immagina come lo zio avrebbe accolto la notizia di una Fondazione a lui dedicata: «Sarebbe rimasto sicuramente confuso. Qualsiasi cosa che faceva riferimento alla sua persona per lui era troppo. Lo sappiamo tutti: era una persona estremamente umile. Però credo che allo stesso tempo avrebbe capito la serietà di questa iniziativa. Dopo tanti anni, infatti, era veramente utile e necessario mettere un punto fermo e cercare di delineare bene la sua figura, il suo pensiero e le sue opere. Insomma, credo che possa essere una cosa molto utile».

In questi decenni è stato scritto moltissimo su Papa Luciani. C’è il rischio che la sua personalità sia rimasta un po’ oscurata dalle tante parole dette e pubblicate sulla sua morte improvvisa?
«Credo proprio di sì. Penso che l’utilità di questa Fondazione sia proprio cercare di evitare che si accendano i riflettori solo sull’ultima notte di mio zio, circostanza che ha generato tante ›fake-news’, tante stupidaggini che sono state dette e vengono dette ancora oggi, soprattutto in un contesto comunicativo in cui la dietrologia e il ›noir’ spesso la fanno da padroni. C’è invece veramente bisogno di guardare a tutta la sua opera, mettere in luce tutto il suo operato, tutta la sua vita, tutto quello che è stato. Non può ridursi tutto alla leggenda del «Papa che è stato ammazzato». Leggenda che poi, oltretutto, è veramente una cosa che ormai non ha più ragione di essere, perché l’epilogo della sua vita è stato sviscerato a tutti i livelli, sia documentali sia di testimonianze, nel corso del processo di canonizzazione. È stato un lavoro lungo, più che decennale, il cui risultato è stato riassunto nel libro di Stefania Falasca, vice-postulatrice della causa, «Papa Luciani: cronaca di una morte», appena riedito dalla Libreria Editrice Vaticana, dove viene proprio messo nero su bianco e chiarita una volta per tutte in modo definitivo quella che è stata una normale morte per infarto miocardico. Quindi non ha ragione di essere tutta questa dietrologia che purtroppo ha messo molto in ombra la persona di mio zio, la sua pastoralità, il suo essere Papa, anche se solo per trentaquattro giorni».

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Papa Giovanni Paolo I.
28 Settembre 2020 | 19:45
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