La Esquela Campesina in Colombia.
Daria Lepori

Impressioni dalla Colombia: concretizzare il sogno di uno sviluppo umano in armonia con l’ambiente

La lavagna e gli armadietti per riporre il materiale personale sono ancora avvolti dal cellophane, le sedie impilate l’una sull’altra a formare torri un po’ sghembe; i banchi nuovi sono accostati in fondo alla sala. Non manca nulla per aprire questa sede scolastica a due sezioni: non servizi igienici funzionati, non l’elettricità, non il campetto per la ricreazione. Anzi no: mancano gli insegnanti, le allieve e gli allievi!

Dalla Escuela de los Alpes (così si chiama la scuola situata a Cajamarca nel dipartimento del Tolima) ci si affaccia quasi a strapiombo sulla Ruta Nacional 40. È una delle vie di traffico più importanti della Colombia perché collega la costa pacifica con il Venezuela passando da Bogotà ed è percorsa giornalmente da decine di migliaia di autocarri. E il rumore dei motori, anche se smorzato dalla distanza, fa da sfondo sonoro. Il gruppo imprenditoriale che sta costruendo viadotti e gallerie per migliorare la scorrevolezza della «40» ha finanziato questa scuola come risarcimento per la demolizione di una sede precedente. Una buona cosa si potrebbe pensare… se non fosse che la nuova posizione rende impossibile recarvisi giornalmente per le lezioni. Tuttavia, approfittando della buona logistica, in questo edificio Siembra (una delle organizzazioni partner di Azione Quaresimale in Colombia) organizza gli incontri della Escuela Campesina. Così è chiamato comunemente quello spazio di osservazione, riflessione e formazione per i leader contadini il cui scopo è promuovere il recupero dell’identità culturale tradizionale, l’organizzazione sociale e comunitaria e il rafforzamento umano, nel quadro di uno sviluppo rurale sostenibile. E io avuto l’opportunità di partecipare alla sessione del 22 luglio assieme a una trentina di contadine e contadini tutti trasportati sin lì sui robusti taxi contadini. Il tema trattato quel giorno erano le pari opportunità tra donne e uomini, mentre quelli trattati nelle sessioni precedenti erano «Piantagioni di avocado: impatto sull’ambiente e l’economia locale», «Conteziosi aperti per lo sfruttamento delle risorse minerarie», «Gestione delle fonti idriche».
Come ha ben mostrato uno dei due atelier proposti quel giorno, il carico di lavoro che giornalmente una donna contadina si assume è enorme, i momenti dedicati al riposo pochi e quelli allo svago praticamente nulli. Poterlo rappresentare su un foglio di carta, nei lavori di gruppo, ha dato alle partecipanti e ai partecipanti l’opportunità di affrontare il tema in maniera sensibile, senza polemiche, ma anche di celebrare e dare valore a tanto lavoro che, purché scontato, non è abbastanza valorizzato. Nel secondo lavoro di gruppo è stato chiesto di realizzare una cartografia corporale per identificare e analizzare le relazioni esistenti tra essere umano e ambiente a partire dalla comprensione del corpo come territorio.

Il tema delle ferite del territorio è centrale a Cajamarca. Oltre a iniziative assurde come la ricostruzione di una scuola in un luogo irraggiungibile, qui incombe ancora la minaccia del progetto minerario La Colosa dell’impresa AngloGold Ashanti per l’apertura di una miniera a cielo aperto che scoperchierebbe un monte della grandezza del Gazzirola. Oltre all’impatto in termini di rumore e di traffico generato dai trasporti c’è quello ancora più pericoloso dell’inquinamento dell’acqua dovuto all’utilizzo di arsenico e mercurio usati nel processo di estrazione dell’oro dal granulato di roccia. La miniera ipoteca il futuro dell’agricoltura familiare. Tanto che, alla mia domanda se fosse il padre di uno dei bambini o delle bambine che durante la formazione svolgevano attività ricreative sul campetto, un giovane contadino mi ha risposto di no. E mi ha spiegato che lui e la moglie non se la sentivano ancora di mettere al mondo dei figli in una situazione di tale incertezza. La sua riposta mi ha fatto capire meglio quanto importante sia agire a fianco delle famiglie contadine affinché le generazioni future abbiano basi vitali solide.

Su Siembra

Corporación Centro Socio Jurídico para la Defensa Territorial è ong partner di Azione Quaresimale in Colombia. Sostiene i processi sociali nei dipartimenti di Tolima e Chocó per difendere i diritti delle comunità e la protezione dei loro territori. I suoi assi di lavoro sono la giustizia ambientale, gli effetti negativi dell’estrattivismo e i diritti contadini ed etnico-territoriali. Il progetto in Cajamarca mira a rafforzare la comunità locale affinché possa difendere il proprio territorio e promuovere il riconoscimento dei contadini come soggetti politici, contribuendo anche alla costruzione della pace. Il progetto lavora con le comunità contadine e 30 organizzazioni locali e nazionali, coinvolgendo un totale di 194 persone (80 uomini e 114 donne). Le principali attività sono le formazioni, la promozione di spazi di dialogo, il lavoro di lobbying, l’organizzazione di tavoli di lavoro su imprese e diritti umani, produzione di materiale informativo, cause giudiziarie.

Una storia fantastica!

Domenica 26 marzo 2017 è stata una giornata indimenticabile per gli abitanti del comune di Cajamarca (Tolima). La comunità ha detto no alla realizzazione di progetti minerari nel proprio territorio e con 6’165 voti, pari al 97% del voto totale, ha costretto la multinazionale Anglo Gold Ashanti a interrompere le esplorazioni aurifere nella miniera di La Colosa. Per molti contadini della regione, questa è stata la votazione più importante della loro vita. A Cajamarca non stavano decidendo chi sarebbe stato l’attuale governante, ma quale sarebbe stato il modello di sviluppo e sostenibilità per il futuro. Le due opzioni erano chiare. L’astensione, promossa pubblicamente dall’azienda e silenziosamente dal sindaco e dal parroco, difendeva la locomotiva mineraria-energetica, l’estrazione di risorse naturali non rinnovabili e gli investimenti stranieri. Il no all’estrazione, promosso dal Comitato Ambientale e da semplici cittadini, voleva conservare il la terra e i fiumi, promuovere l’agricoltura e l’ecoturismo e garantire la sovranità alimentare della comunità.

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La Esquela Campesina in Colombia. | © missio
4 Settembre 2023 | 14:40
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