Ticino e Grigionitaliano

Claro: importante donazione al Monastero benedettino di Santa Maria Assunta

16’200 franchi: è questa la cifra dell’importante donazione fatta ieri da Ennio Ferrari, 95enne di Lodrino, al Monastero benedettino di Santa Maria Assunta sopra Claro. Un importo che il signor Ennio ha ricavato negli anni dalla vendita delle sue fotografie, con le quali ha allestito diverse mostre nel nostro Cantone nel corso degli ultimi anni in Ticino: prima al Dazio Grande, poi alla Casa anziani di Claro, a Biasca alla Casa Cavalier Pellanda e, infine, alla Sopracenerina a Locarno. Di queste mostre restano oggi, oltre alle fotografie, anche i cataloghi: dense raccolte di sgargianti fotografie, che ritraggono scorci inaspettati delle vallate ticinesi, soprattutto d’autunno, quando la natura ci sorprende con i suoi colori. La prefazione al secondo volume (ed. Arte e Comunicazione, 2020) di fotografie è firmata dall’intera famiglia Ferrari, figli, nipoti e pronipoti: «Adesso che ci ha lasciato la mamma, nonna e bisnonna Gabriella, le fotografie di Ennio ci sono ancora più care. Sono un ricordo continuo, ogni fotografia un momento particolare, e tutte ci parlano di Gabriella ed Ennio come quando, tornando a casa, raccontava di dove era stato, mostrava soddisfatto le fotografie appena stampate e spesso le commentavamo assieme». Imprenditore, per Ennio la fotografia, scoperta per caso, fa presto a diventare una passione. È Dalmazio Ambrosioni, sempre nel catalogo a raccontarne gli esordi: «La fotografia è parte integrante delle sue giornate. Mentre il lavoro lo portava da una parte all’altra del Ticino e anche oltre, con sé aveva sempre una, meglio due macchine fotografiche e un paio di obiettivi. In auto, sul sedile posteriore. Pronte all’uso. E quando, lungo i viaggi gli capitava di imbattersi in un soggetto imperdibile (un paesaggio, una panoramica, una veduta di natura, uno squarcio di cielo, l’arcobaleno)…si concedeva una piccola digressione, il tempo di catturare quella luce giusta». Le chiama, Ambrosioni, «spedizioni fotografiche»: «Ennio Ferrari nelle sue occasioni e nelle sue spedizioni fotografiche cerca la naturalezza. […] Istinto ma anche programmazione ed esperienza. Conosce i luoghi e le loro caratteristiche. Fiuta l’aria e decide dove dirigersi. Per lo più nella natura, per lo più in montagna ma può bastare anche lo stagno vicino a casa. Altre volte sono spedizioni programmate verso quel preciso luogo, in quell’ora del giorno. Meglio all’alba o al crepuscolo, quando il tempo pare fermarsi un attimo come per farsi riprendere, prima di trasformarsi in qualcos’altro. Prima di perdere quella luce particolare, quella densità di colori». E neanche questa volta, il signor Ennio si smentisce: prima di lasciare la «rupe», sopra Claro (dopo l’incontro con la comunità monastica e il pranzo offerto) si ferma: ha colto qualcosa, una luce, un riverbero sulle mura del monastero e decide, ancora una volta, di scattare una foto. Perché non c’è gioia più grande, e nemmeno più bel ricordo da custodire, di quel che si è donato. Ringraziano il signor Ennio anche gli Amici del Monastero di Claro, per questo gesto di calorosa e viva vicinanza.

LQ

26 Novembre 2021 | 06:58
Tempo di lettura: ca. 2 min.
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