Papa e Vaticano

I sette anni di Francesco: il Papa che ci dona sguardo di speranza

La sera del 13 marzo 2013, esattamente sette anni fa, il Conclave eleggeva al quinto scrutinio Jorge Mario Bergoglio nuovo Pontefice: per la prima volta, con il nome di Francesco, saliva al soglio pontificio un cardinale latinoamericano.

In occasione del settimo anniversario, i vescovi argentini, impegnati nei giorni scorsi nell’incontro della Commissione permanente della Conferenza episcopale argentina (Cea), hanno inviato una lettera a Papa Francesco, in cui sottolineano come il Pontefice abbia presieduto in questi anni la Chiesa nella carità, in un «dono generoso di sé».
«Vogliamo ringraziare Dio e assicurargli la nostra costante preghiera per la fecondità della sua missione apostolica», scrivono i vescovi, che chiedono al Papa «la sua benedizione per tutto il Santo Popolo di Dio che vive nel nostro Paese».

Oggi, dunque, l’inizio dell’ottavo anno di pontificato che, come scrive il vaticanista Andrea Tornielli su Vatican News, «cade in un momento drammatico per l’umanità intera, chiamata ad affrontare la pandemia del COVID-19. Il richiamo, forte e per tutti, a tenere lo sguardo fisso su ciò che è essenziale impone che anche questo anniversario sia celebrato in modo diverso da come lo è stato negli anni precedenti. In questi giorni difficili, mentre ciascuno di noi è messo drammaticamente di fronte alla precarietà dell’esistenza, Papa Francesco ha scelto di accompagnarci con la preghiera, con l’affidamento a Maria e con la celebrazione quotidiana dell’Eucaristia nella Messa a Casa Santa Marta, eccezionalmente trasmessa in diretta ogni mattina e diffusa in tutto il mondo grazie allo streaming«.

Un accompagnamento «semplice e concreto da parte del Papa che celebra la Messa nella cappella della sua residenza offrendo il sacrificio eucaristico per chi soffre, per i malati, per i loro parenti, per i medici, gli infermieri, i volontari, gli anziani soli, i carcerati, le autorità, è diventato ancora più evidente e confortante».

«Proprio per testimoniare questo sguardo di speranza e questo abbraccio rivolto a tutti, il Papa che ci guida accompagnandoci, martedì 10 marzo, all’inizio della Messa a Santa Marta, ha voluto pregare in particolare per i sacerdoti, perché in questo momento abbiano la forza per accompagnare, confortare ed essere vicini a chi soffre. E, pur prendendo tutte le precauzioni possibili, abbiano «il coraggio di uscire e andare dagli ammalati, portando la forza della Parola di Dio e l’Eucarestia e accompagnare gli operatori sanitari, i volontari» nello straordinario servizio che stanno svolgendo».

Agenzie/red

13 Marzo 2020 | 07:22
Tempo di lettura: ca. 1 min.
Condividere questo articolo!

En relation