Bartolomeo I con papa Francesco (foto di archivio).
Internazionale

Bartolomeo: «Il nostro pianeta non è negoziabile»

«Abbiamo messo alla prova la sostenibilità del nostro mondo e abbiamo esaurito le risorse del nostro pianeta; abbiamo sfruttato la terra e portato prematuramente le specie all’estinzione; quel che è peggio, abbiamo esposto i più vulnerabili tra noi alle conseguenze del nostro consumo spericolato di energia».

È la denuncia del Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo, condivisa con i partecipanti al 50° Forum Economico mondiale in corso a Davos. 

Il primate ortodosso è intervenuto al Panel «Come salvare il pianeta» e ha chiesto una maggiore azione politica a favore della terra. «Siamo tutti sulla stessa barca! Non c’è posto per l’indifferenza; e non c’è tempo per l’indecisione», ha affermato Bartolomeo, ricalcando l’appello di ieri di Papa Francesco

«Molti dei leader politici e globali del nostro mondo sono tra noi. Li esortiamo ad essere più ambiziosi nella loro legislazione e più tenaci nella loro azione», ha detto il patriarca. «Abbiamo sentito i fatti; siamo stati informati dalla scienza; abbiamo previsioni sul futuro. A differenza delle generazioni precedenti, non abbiamo scuse; non possiamo affermare che non lo sapevamo». Tuttavia, ha aggiunto, «nonostante le informazioni a nostra disposizione, sta diventando abbondantemente chiaro che purtroppo si sta facendo troppo poco».

Secondo Bartolomeo, «esiste un enorme divario e un’immensa distanza tra la testa, il cuore e le mani». Perciò ha domandato all’establishment politico ed economico mondiale, riunito a Davos, di «colmare questa lacuna; avvicinare questa distanza». 

Da qui l’incoraggiamento «a prestare attenzione allo slancio e alle proteste in tutto il mondo, non solo per coloro che soffrono dell’impatto dei cambiamenti climatici, ma anche per i giovani che implorano il loro futuro e chiedono solidarietà tra le generazioni. Il loro mondo – il nostro mondo – non è negoziabile!», ha tuonato il patriarca di Costantinopoli,

«il mondo sta aspettando; il mondo sta guardando. Siamo responsabili della nostra azione inadeguata e incoerente. Siamo responsabili del ruolo che abbiamo avuto nella difficile situazione dei rifugiati e del contributo che stiamo dando alle calamità naturali… Saremo giudicati dall’urgenza con cui rispondiamo alla crisi ecologica della nostra epoca».

Vatican Insider/red

Bartolomeo I con papa Francesco (foto di archivio).
22 Gennaio 2020 | 18:15
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